Salvini sfida Grillo: “Sulle unioni gay voti con noi e faremo cadere Renzi”

3 Gen 2016 8:43 - di Redazione

«Ormai non mi stupisco più di niente, nemmeno che la Capitale d’Italia sia chiusa per merda di storni. Siamo in un Paese dove il primo canale della televisione di Stato ha festeggiato il Capodanno con un minuto di anticipo e con una bestemmia in diretta… Sembra di vivere dentro a un film di Checco Zaione!», spiega Matteo Salvini a “Libero”.

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A proposito, il film “Quo vado?” sta battendo tutti i record al Botteghino, facendo storcere il naso ai critici. Matteo Renzi è andato a vederlo e lei? «Andrò appena riesco, visto che ora, con una bimba di tre anni, è un po’ difficile. Apprezzo Checco Zalone. Lo ammiro perché è riuscito a costruirsi il successo pur senza essere il “solito” politicamente corretto di sinistra, inginocchiato al potere». Nel film il comico pugliese canta una canzoncina contro il “premier toscano”. «Sarei andato a vedere il film lo stesso, ma ammiro il coraggio, il suo essere un uomo libero. In tutti i campi non essere di sinistra è spesso un handicap, ma affermarsi nel campo della musica, della cultura e del cinema senza essere allineato è ancora più difficile, una vera e propria impresa».

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Su unioni civili e stepchild adoption, i grillini avrebbero l’occasione di far saltare il governo e, invece, potrebbero “compensare” il non-voto del Ncd, consentendo l’approvazione del provvedimento e salvando l’esecutivo. Voi che farete? «Una cosa è certa: laddove si intrawede anche solo la possibilità di introdurre le adozioni gay, la Lega sarà dalla parte opposta. Sono disponibilissimo a ragionare dei diritti, di come estenderli per tutti, ma di adozioni gay non voglio nemmeno sentir parlare. Se il governo volesse veramente fare del bene, basterebbe riformare la legge sulle adozioni per renderle più semplici e meno costose; oggi servono 4 anni e 40mila euro. Troppo. O forse non si deve disturbare chi guadagna sulla pelle dei bimbi?». I grillini sembrano intenzionati a votare il Ddl Cirinnà, allontanando le elezioni. «Non si capisce cosa vogliono fare, mah. Peggio per loro, è l’ennesima occasione sprecata, ma, come sappiamo, quando c’è da gestire il potere, il Movimento 5 stelle si trasforma in “Movimento 5 poltrone”, come accaduto per l’inciucio sulla Corte costituzionale».

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