Roma nel degrado assoluto, tre roghi in poche ore: a fuoco un campo rom
Tre incendi a distanza di poche ore a Roma. La Capitale si è svegliata con una enorme nube nera di fumo che ha invaso la città dalla zona est fino all’Eur, provocando rallentamenti del traffico in vaste zone della città. In due i casi ad andare a fuoco sono stati dei capannoni -uno dei quali gestito da cinesi – nel terzo rogo divampato su via del Foro Italico, le fiamme si sono diffuse all’interno di un campo rom sull’Olimpica. Sui luoghi sono all’opera uomini della Polizia Municipale e squadre di vigili del fuoco. Ancora sconosciute le cause degli incendi. Non si esclude che siano stati gli stessi abitanti del campo nomadi ad accendere un fuoco sull’Olimpica. Il bilancio è di una persona morta nel rogo in alcuni capannoni industriali di via della Cisternola, nella periferia est di Roma, il primo divampato. Le fiamme sono partite da una struttura gestita da cittadini cinesi, nella quale erano stipati materiali destinati alla vendita e poi si sono propagate in altri capannoni vicini. L’incendio sarebbe scoppiatonella notte ma il corpo carbonizzato dell’uomo, forse il custode, è stato trovato solo in mattinata dai vigili del fuoco che sono intervenuti con quattordici automezzi ed hanno lavorato per tutta la notte. Sul posto anche polizia e personale del 118. Nell’incendio è rimasto ferito anche il marito della proprietaria del deposito che è stato trasferito in codice giallo al Policlinico Casilino e successivamente trasferito al Policlinico Umberto. Ma non è finita qui.
Incendi a Roma, la situazione degenera
Un’enorme nuvola nera si è formata stamani sul viadotto della Magliana a causa di incendio avvenuto nei locali dell’ex “Vela de mar”. Il fumo ha provocato forti rallentamenti al traffico. Nella struttura abbandonata, più volte in passato sgomberata, vivono senzatetto, immigrati e soprattutto nomadi. Al momento in cui è esploso l’incendio non c’era nessuno e non risultano esserci feriti. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. La situazione a Roma sta degenerando. «Roma ha tante emergenze a cui dover far fronte ma in questi giorni si è aggiunta quella degli incendi, molti dei quali sono divampati all’interno di campi nomadi o strutture occupate e abbandonate». Così Federico Rocca, responsabile romano enti locali Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale. «Dai campi eravamo abituati a vedere i noti roghi tossici che, soprattutto nel quadrante Est della città, sono divenuti dei veri e propri problemi di inquinamento ambientale. Ma in questi giorni colpisce il fatto che siano interi campi o degli edifici in cui vivono i nomadi ad andare in fiamme».
FdI-An: sanare una volta per tutte la situazione dei campi rom
“Tra le varie ipotesi c’è quella che siano gli stessi occupanti ad appiccarli per farsi trasferire in altre strutture. A questo punto è doveroso accertare la natura dei roghi e i veri responsabili, poiché solo oggi sono tre gli incendi e stanno causando notevoli disagi sia alla viabilità che alla vivibilità di interi quartieri oltre al danno economico per le casse comunali». Bisognerebbe avere il coraggio di sanare una volta per tutte la situazione e «l’unico modo è la chiusura definitiva di tutti campi regolari e non, l’introduzione di un regolamento per poter risiedere temporaneamente nel territorio della città e l’obbligo per chi decide di rimanere qui di trovarsi una sistemazione adeguata che non può più essere rappresentata da campi, baraccopoli o occupazioni abusive. Tutto questo – termina – è contenuto nella delibera di iniziativa popolare che abbiamo presentato mesi fa in Campidoglio e che il Pd e tutto il centrosinistra non hanno voluto portare in discussione. Sarà uno dei primi impegni sul quale richiameremo il futuro Consiglio a esprimersi». Certo, per poterlo fare è necessaria una maggioranza che sull’argomento la pensi diversamente dal centrosinistra e dal M5S. Vedremo se i romani alle prossime amministrative avranno il coraggio di cambiare.