Renzi: licenziare più velocemente i dipendenti pubblici. Ecco in quali casi
Licenziamento rapido per i dipendenti pubblici colti in flagrante a truffare lo Stato con assenze ingiustificate o altri comportamenti inaccettabili: per raggiungere questo obiettivo – scrive “Il Mattino” – sarà rafforzato il pacchetto di decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione che andrà all’esame del Consiglio dei ministri tra una settimana. Matteo Renzi mercoledì mattina ha chiamato Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, e Antonella Manzione, capo del Dipartimento legislativo di Palazzo Chigi, con l’obiettivo di stringere i tempi e arrivare già venerdì prossimo ad una norma di sicuro impatto, che rappresenti un segnale concreto di avvio di una nuova fase nell’azione di governo. In qualche modo, almeno per i casi più eclatanti come quelli dei furbetti del cartellino, si avvierebbe per il mondo del lavoro pubblico qualcosa di analogo alla revisione dell’articolo 18 che ha già toccato i dipendenti privati.
Il governo: dipendenti pubblici licenziabili per assenze ingiustificate
I licenziamenti per motivi disciplinari rappresentano l’8% del totale e lo 0,67% degli oltre 13 milioni di rapporti di lavoro attivi nel settore privato, si legge su affariitaliani.it
Se le stesse percentuali venissero applicate, come da questa simulazione, anche ai 3.233.000 rapporti di lavoro del pubblico impiego, emergerebbe che i lavoratori potenzialmente licenziabili per motivi disciplinari sarebbero ogni anno circa 21.661 a fronte di un costo medio del lavoratore pubblico pari a 48.936 euro. Il costo complessivo dei dipendenti pubblici potenzialmente destinatari di un provvedimento di licenziamento per giusta causa sarebbe pari a 1,060 miliardi di euro.