Passerella a Caserta. Renzi contestato dal Comitato Terra dei Fuochi

16 Gen 2016 14:24 - di Alessandra Danieli

Contestazioni e proteste hanno accolto Matteo Renzi davanti alla Reggia di Caserta dove il premier è andato per la riconsegna degli ambienti della scuola specialisti dell’Aeronautica militare alla direzione del Palazzo vanvitelliano.

Renzi contestato

Accompagnato dai ministri della Cultura e della Difesa, Dario Franceschini e Roberta Pinotti, Renzi ha finto di non accorgersi del sit in di protesta dei lavoratori del bacino di crisi di Caserta (decine di ex addetti di aziende dismesse) e gli attivisti del Comitato Terra dei Fuochi. Ha preferito intonare il solito refrain sul buon governo e rispondere alle polemiche del giorno prima con Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea. «L’Europa non può essere soltanto un pacchetto di regole che ci troviamo a dover seguire, è un grande ideale o non è – ha detto Renzi giocando sull’orgoglio nazionale – il tentativo di fare di questa parte del mondo un faro di civiltà e bellezza e non un’accozzaglia di regolamenti. L’Italia deve farsi sentire e far capire, con la gentilezza che le è propria, che è finito il tempo in cui ci telecomandavano da fuori». Inno di Mameli avanti tutta. «Non dobbiamo solo cantare l’Inno alla gioia, l’inno europeo, ma essere anche capaci in casa nostra di rimettere a posto le cose. E fuori di qui chiedere semplicemente rispetto», ha concluso sempre all’indirizzo di Juncker, «l’inno nazionale è la risposta migliore alle polemiche di oggi». Ignaro della bellezza della Reggia di Caserta («è un luogo incredibile, non c’ero mai stato), Renzi si è impegnato a ospitare nella Reggia «un bilaterale di qualche importanza nel 2016-2017»,

«Sono sempre in Campania»

Immancabile la finestra sulla pubblica amministrazione: «Chi viene beccato a timbrare il cartellino ed andarsene viene licenziato entro 48 ore: è un fatto di buonsenso e di correttezza perché permette a tutti gli altri dipendenti della Pa di essere guardati a testa alta». E poi la solita carrellata di impegni e solenne promesse: «Alla fine di settembre finiti gli attuali cantieri dovremo dare i denari che servono per continuare il lavoro e attivare nuove funzioni. Caserta ha delle caratteristiche logistiche che ne rendono assolutamente cruciale una valorizzazione: dovremo arrivare entro quattro anni a un milione di visitatori alla Reggia, oggi sono 500 mila». Mi accusavate di non venire mai in Campania, ed invece sono sempre qui e verrò anche a Napoli. Prima o poi il Governatore mi caccerà…», ha detto Renzi scherzando al termine dell’incontro con le autorità e i giornalisti.

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