Ama una ragazza cattolica: il padre musulmano non approva e li picchia

12 Gen 2016 12:09 - di Redazione

Lei è una ragazza di 23 anni ed è cattolica, lui è musulmano. Si amano. Per i due giovani professare due religioni diverse non è un ostacolo al loro sentimento. Tanto da sognare una vita insieme. Tanto da voler iniziare una convivenza. Ma la loro legittima aspirazione non ha trovato la benedizione del padre del ragazzo: un operaio macedone, anche lui di fede musulmana e da anni residente a Capranica, un paese alle porte di Viterbo. L’uomo, C. J. all’ennesimo tentativo dei due ragazzi di convincerlo a dare loro il consenso per andare a vivere insieme ha reagito con violenza: ha aggredito e picchiato il figlio, la fidanzata e la madre della ragazza.  

Un musulmano picchia il figlio: è fidanzato con una ragazza cattolica

Il macedone fino a poco tempo veniva considerato  un uomo tranquillo, ma negli ultimi mesi aveva mostrato più attenzione verso gli usi della sua religione ed era diventato più integralista. Ed anche più irascibile e violento nei confronti  dei due figli che considerava troppo integrati nella società italiana. Una violenza che aveva spinto i due figli a segnalare il caso ai carabinieri.  A rendere più esplosivo il clima in famiglia era anche la relazione amorosa che uno dei figli aveva con una ragazza cattolica del posto. Lui, il padre, a dare l’ok a quella storia non ci pensava neanche, su questo punto c’erano state numerose discussioni ma l’operaio era rimasto fermo al suo “no”. Per cercare di convincerlo i due ragazzi allora avevano organizzato per domenica scorsa un incontro. Era presente anche la mamma della ragazza. L’obiettivo era appunto quello di ammorbidire le posizioni del macedone e strappare il desiderato “sì”. Si è discusso, ma la situazione a un certo punto è degenerata in lite e alla fine l’uomo ha picchiato il figlio, la sua fidanzata e la madre. Per far tornare la calma sono dovuti intervenire i carabinieri e questa volta l’uomo è finito nel carcere di Viterbo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Madre e figlia non hanno avuto conseguenze, mentre il ragazzo  è stato ricoverato in ospedale  con lesioni guaribili in cinque giorni.

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