Migranti, l’Austria introduce il “tetto”. Juncker chiede un vertice europeo

20 Gen 2016 15:04 - di Karim Bruno

“Nelle prossime settimane la Commissione presentera’ una proposta sull’immigrazione legale, il controllo e la sicurezza delle frontiere”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker al Parlamento di Strasburgo. Lo stesso presidente ha chiesto che venga convocato un vertice straordinario dei leader europei per affrontare la crisi dei migranti. La questione migranti è ormai diventata prioritaria nell’agenda di Bruxelles. Fonti Ue, in risposta ad alcuni articoli apparsi sul Financial Times, precisano che da settembre il presidente Juncker sta dicendo che la Commissione presenterà una revisione del regolamento di Dublino a marzo, sicché “non si capisce perché questa sia diventata una breaking news”. Alla domanda se la revisione del regolamento di Dublino possa essere visto come un successo dell’Italia, il portavoce  della Commissione ha citato le parole di Juncker pronunciate venerdì scorso: “Nella prima metà di quest’anno, probabilmente in primavera – aveva detto Juncker – proporremo un nuovo sistema di Dublino, che preveda una distribuzione degli oneri. Questa è una necessità, visto che il sistema esistente, chiaramente non funziona”. Quanto ai dettagli della proposta, spiegano fonti Ue, “si stanno analizzando varie possibilità su come raggiungere un sistema di distribuzione più equo”.

Migranti, l’Austria introduce un “tetto limite”

Intanto, in Europa la situazione sta evolvendo in maniera difforme da Stato a Stato. l’Austria introdurrà una sorta di tetto limite al numero di richiedenti asilo nel Paese: fino al 2019 dovranno essere complessivamente massimo 127.500. Il vice cancelliere Reinhold Mitterlehner ha parlato esplicitamente di “un tetto limite”. Quanto all‘Italia i dati sul sistema di accoglienza dei migranti nel 2015 dicono che per la prima volta il numero di persone presenti nelle strutture italiane ha superato quota 100mila. Di queste, oltre il 70% si trova in strutture temporanee. Lo afferma uno studio della Fondazione ‘Leone Moressa’, con il contributo di ‘Open Society Foundations’. Il sistema Sprar, gestito direttamente dai Comuni e considerato il modello più efficace, si ferma al 20% delle presenze. Secondo Frontex, gli ingressi irregolari in Europa nel 2015 sono stati oltre 1,5 milioni, cinque volte di più rispetto ai 280 mila del 2014. La rotta del Mediterraneo centrale (verso l’Italia) ha visto un leggero calo, mentre sono aumentate in maniera impressionante le rotte del Mediterraneo orientale (verso la Grecia, da 50 mila a 720 mila) e dei Balcani occidentali (verso l’Ungheria, da 43 mila a 667 mila). Lo studio sul sistema italiano di accoglienza, confrontato con alcune buone pratiche riscontrate in Europa, è stato presentato dalla Fondazione ‘Moressa’ al Ministero dell’Interno.

 

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