Lotta al fumo: per l’Oms le leggi più efficaci sono quelle a “tolleranza zero”
Per non esporsi ai rischi legati al fumo l’unica garanzia di salvezza è data dal non fumare e, in second abattuta, nel non assumere il fumo passivo delle bionde godute da altri. Insomma, l’Oms non ha dubbi, né mezze misure: nella lotta a sigarette, sigari e quant’altro, gli unici provvedimenti veramente efficaci sono quelli a “tolleranza zero”, cioè il ricorso a norme che vietano completamente il fumo, dette anche smoke-free, e questo perché non esistono livelli sicuri di esposizione al fumo passivo.
Lotta al fumo: il rapporto dell’Oms
A «certificarlo» è un rapporto stilato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in cui viene valutato l’impatto di queste politiche in nove stati della regione europea Oms che le hanno adottate. Si stima che il fumo passivo causi nel mondo circa 600.000 morti premature, di cui il 31% tra bambini e il 64% tra donne, e che nell’Unione Europea 19.000 non fumatori muoiano ogni anno per l’impatto del fumo passivo. I dati del rapporto Oms (che si riferiscono a Albania, Bulgaria, Grecia, Irlanda, Regno Unito, Turchia, Malta, Spagna e Turkmenistan) dimostrano che i cittadini appoggiano queste politiche e che un forte supporto pubblico porta ad una loro applicazione diffusa.
I risultati di una politica severa
Fumo, se lo conosci (e lo eviti) non ti uccide. Un vero killer contro cui armarsi, insomma, tanto è vero che, in generale, laddove le politiche e le leggi smoke-free – rileva l’Oms – proteggono i lavoratori riducendo l’esposizione al fumo passivo nei luoghi di lavoro e negli spazi pubblici, arginando le dimensioni della mortalità e il proliferare delle malattie da fumo passivo già nel giro di pochi mesi dalla loro implementazione, possono far cambiare le abitudini al fumo anche negli spazi privati, riducendone il consumo e facendo risparmiare il sistema sanitario. Inoltre leggi “draconiane” di questo tipo non portano a perdite economiche, dato che le tasse sul tabacco possono essere mantenute o aumentate, né scoraggiano il turismo.