“Io e Caterina” diventa realtà: arriva il robot che mette a posto casa
Cinque milioni di posti di lavoro in meno nei prossimi quattro anni. È la stima del World Economic Forum di Davos su quanto costeranno in termini occupazionali i progressi della robotica e dell’intelligenza artificiale. Vi saranno sempre più robot, insomma, e sempre meno persone a svolgere mansioni di diversa natura.
I robot sostituiranno 5 milioni di lavoratori
L’analisi “Future of Jobs” si è concentrata sulle 15 economie che rappresentano circa il 65% della forza lavoro mondiale e che includono, tra gli altri Stati, Cina, Francia, Germania, Giappone, Messico, Stati Uniti e Regno Unito. Lo studio, che sarà presentato tra il 20 e il 23 gennaio, durante la sessione del Forum dedicata al tema “La quarta rivoluzione industriale'”, evidenzia che due terzi dei potenziali posti di lavoro andranno persi nel settore amministrativo, dove le attività di routine saranno sempre più appannaggio delle macchine.
“Io e Caterina”: da fantascienza a realtà
Ma c’è anche un altro settore in cui le macchine si candidano a sostituire il lavoro umano, con una certa soddisfazione – si immagina – di chi finora se ne è dovuto fare carico: i lavori domestici. I ricercatori delle università di Friburgo e Bonn, fra i quali anche l’italiano Luciano Spinello, infatti, hanno costruito il primo robot capace di tenere in ordine la casa. L’aiutante, che richiama alla memoria il film con Alberto Sordi Io e Caterina, utilizza lo stesso software dei negozi online e per ora è specializzato nel rassettare le dispense. La sua peculiarità è quella di riprodurre la sistemazione fatta dai padroni di casa, dopo averla vista una sola volta, senza bisogno di ulteriori comandi.