Il caso Baldini: deve restituire 280mila euro ma non sanno dove trovarlo
Marco Baldini esiste o non esiste? Siamo ai limiti del surreale. Da un lato la ex spalla di Fiorello – sul lastrico per i suoi debiti di gioco – fa buoni propositi, va da Barbara D’Urso a Domenica Live ogni volta che può, dice di volere pagare, chiede la possibilità di lavorare per restituire i denari che molte brave persone chi gli avevano prestato per campare. Anzi, grazie alla buona Samaritana di Canale 5 Baldini si è impegnato a condurre una trasmissione in streaming che andrà in rete e racconterà le storie di persone che si sono riprese dopo momenti difficili. Un progetto, promette Baldini, dal quale grazie anche agli sponsor coinvolti potrà ricavare le risorse per ripagare i suoi creditori. Poi il colpo di scena: la Repubblica svela un particolare ignoto ai più che mette in serio dubbio la possibilità che Baldini possa pagare i suoi debiti. Almeno per ora. C’è infatti un decreto ingiuntivo a suo carico per la restituzione di 280mila euro ad un amico. Baldini però non è più domiciliato a Roma e rimane irreperibile a chiunque, poiché addirittura è dal 2014 che non è neanche registrato all’anagrafe «e se qualcuno dovesse cercarlo, di lui si sono perse le tracce». Morale della favola, «quell’ingiunzione alla restituzione del debutto giace in via Petroselli, dove vengono recapitati gli atti per chi è irreperibile e senza dimora». Insomma, Franco Baldini non esiste per l’anagrafe e per Roma, e il primo a saperlo, naturalmente, dovrebbe essere. Va in video, in radio, lancia le sue promesse, i suoi appelli: fatemi lavorare, vi pagherò. Ma non la dice tutta. Stando così le cose, da questi elementi forniti da Repubblica, se la sua situazione anagrafica rimanesse tale, Baldini potrebbe tecnicamente essere nelle condizioni di non restituire quei soldi che lui promette di ricavare dal suo nuovo progetto tv on line. Un caso più unico che raro.