Dolce & Gabbana presentano la linea “halal” per donne musulmane
Nel giorno in cui infuria la polemica sulle molestie sessuali alle donne tedesche nella notte di San Silvestro a Colonia, Dolce & Gabbana presentano la prima collezione dedicata alle donne musulmane. Gli abiti, da abbinare con occhiali, gioielli, accessori e persino cosmetici (kajal, mascara e primer D&G) della maison, sono pensati per la clientela musulmana e presentati su Style.com/Arabia con il titolo di Dolce & Gabbana Abaya Line, dal nome del camice di tessuto leggero che tradizionalmente copre tutto il corpo eccetto la testa, i piedi e le mani. Nella collezione non mancano veli hijabs in tessuti iper leggeri e toni scuri per coprire il capo. I colori scelti vanno dal nero al beige con flash colorati e pizzo, applicazioni di fiori e inserti arabescati, stoffe ravvivate da margherite, limoni e pois. Una coincidenza che fa pensare: mentre infatti in Germania le donne europee vengono oltraggiate e offese, la moda occidentale (spinta dal business, certo, e non dai valori di tolleranza) “coccola” le islamiche per farle sentire a proprio agio anche nlle metropoli occidentali. E’ il “bello” dell’integrazione a senso unico: gli occidentali se ne preoccupano in modo eccessivo, gli arabi invece si tengono strette le loro tradizioni.
Gli stilisti siciliani si inseriscono così nel filone della Modest Fashion, una moda semplice e sobria rispettosa dei valori cui si ispirano le donne e gli uomini musulmani – che nel 2014 ha generato un giro d’affari di circa 300 miliardi di dollari e che entro il 2019 dovrebbe attestarsi attorno a quota 484 miliardi. In forte crescita anche il settore della cosmetica halal (che significa “lecito”). Per cosmetici certificati halal si intendono prodotti formulati, approntati, confezionati, stoccati, distribuiti, rispondendo alle normative di un ente di certificazione islamico che ne garantisce l’ammissibilità al consumo per un credente musulmano.