Delitto di Firenze, è sempre più giallo. Gli amici: “Ashley bella dentro e fuori”

10 Gen 2016 17:47 - di Redazione

Delitto di Firenze, è sempre più giallo. E’  stato ascoltato a l’altra sera in questura il fidanzato di Ashley Olsen, la 35enne statunitense trovata strangolata nella sua abitazione dell’Oltrarno a Firenze. Oltre al fidanzato, che ha trovato il cadavere insieme alla proprietaria della casa in cui viveva la giovane donna, in questura sono stati ascoltati anche alcuni amici di Ashley. Nell’inchiesta per omicidio aperta dalla procura di Firenze non ci sono ancora indagati e tutte le persone ascoltate sono state per ora congedate dagli investigatori che si attendono alcune importanti risposte dall’autopsia. L’ esame esterno del cadavere ha indicato nelle ultime 48 ore prima del ritrovamento del corpo quelle in cui è avvenuta la morte ed ha ad ora escluso segni di violenza sessuale.

Firenze è sotto choc per questo delitto. Mazzi di fiori sulla porta della casa, i passanti che gettano uno sguardo pietoso, un quartiere e i suoi artisti sconvolti: così via Santa Monaca, a Firenze. Ashley Olsen, , americana del Nord della Florida ma che da qualche anno abitava a Firenze, nella zona di Santo Spirito, era conosciuta da parecchia gente nel rione. “Cara Ashley – scrivono due amici in un biglietto di corredo a un mazzo di fiori -, sei una bellezza naturale dentro e fuori, nostra amica, nostra vicina, amata da tutti quelli che la conoscono. Siamo tremendamente dispiaciuti”. E colpiti sono gli abitanti. Non si parla di altro che di questo delitto nei bar di Firenze . La gente sfila composta nella strada:  tutti sanno e guardano con pietà la porticina di ingresso dell’edificio antico e stretto, quattro appartamenti uno sopra l’altro, dove al primo piano è stata uccisa la 35enne venuta a Firenze per stare vicino al padre, che in città lavora da tempo. Nel quartiere e nel mercatino domenicale di piazza Santo Spirito mal si sopportano interviste per strada e telecamere. “Avvoltoi, sciacalli”, dice qualcuno alle troupe. Senza rabbia, ma a protezione della donna che molti ora si ricordano per il cane beagle che portava in giro con sé.

 

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