Contro il Family day i radicali si inventano un Family gay a Torino

28 Gen 2016 9:52 - di Gabriele Alberti

Figurarsi se i radicali non si sarebbero inventati qualcosa per alleggerire i riflettori dal Family day del Circo Massimo sul quale continuano a fioccare le adesioni.  Il Family day si preannuncia imponente e allora ecco la contromanifestazione: Torino sarà infatti teatro, in contemporanea con il Family day di sabato, del Family gay. Sarà una manifestazione in cui sfileranno coppie di ogni genere, con vere e proprie celebrazioni simboliche in piazza di matrimoni “di tutti i tipi”. Insomma una sceneggiata più che una manifestazione. Lo slogan, abbastanza scontato e ripetuto in questi giorni di dibattito, sarà “all’amor non si comanda”,  per ribadire «che esistono famiglie diverse ma un solo amore» spiegano Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi, che sono i coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta).  «Invitiamo tutti ad aderire», dichiarano i radicali, che non perdono l’occasione per insultare coloro che invece scelgono il Family day- definedoli «conservatori, clericali e oscurantisti ». A Torino, invece, sfileranno «l’ironia e l’allegria come antidoti all’oscurantismo di costoro. Sorrisi e baci contro chi vuole reprimere diritti; colori e bandiere per ribadire che sul riconoscimento dei diritti delle coppie e famiglie omosessuali non si può più aspettare. Un messaggio in particolare dalla città di Torino – dicono i radicali – che tra le prime ha approvato le Unioni Civili con una delibera di iniziativa popolare».  Adegandosi, così,  ai diktat delle minoranze e dell’Unione europea.

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