Comprò casa da un arrestato per riciclaggio: nei guai sindaco di Reggio Emilia

23 Gen 2016 13:24 - di Eleonora Guerra
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Un brutto scandalo e il sospetto che possa aver fatto un affare con la ‘ndrangheta coinvolgono il sindaco Pd di Reggio Emilia, Luca Vecchi: il primo cittadino acquistò la casa in cui vive da uno degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta Aemilia, sul riciclaggio di denaro con l’aggravante del favoreggiamento dell’associazione mafiosa Grande Aracri.

La compravendita al centro dello scandalo

A riportare la vicenda sono i giornali locali, che ricostruiscono le fasi della compravendita portata avanti e conclusa, nel 2012, dalla moglie di Vecchi, Maria Sergio, dirigente del servizio pianificazione e qualità urbana del Comune di Reggio dal 2004 al settembre 2014 e attualmente dirigente del settore pianificazione territoriale e trasformazioni edilizie del Comune di Modena. In particolare, la casa fu acquistata dalla società M&F General Service srl, il cui amministratore unico era quel Francesco Macrì, crotonese di 44 anni, che è stato arrestato il 28 gennaio 2015 nell’ambito dell’operazione Aemelia.

La difesa del sindaco di Reggio Emilia

Il sindaco si è difeso dicendo di non aver avuto sospetti e di sentirsi vittima. «Mi è cascato un muro addosso, devo ancora mettere a fuoco la situazione. Non lo sapevo: delle 200 e passa persone che sono finiti nell’inchiesta non ne conosco neanche una», ha detto in un’intervista al Resto del Carlino, aggiungendo di sentirsi «addolorato» e «anche vittima». «Ho fatto tutti i controlli possibili prima dell’acquisto. Ora mi sono interrogato, mi sono posto il problema su cosa avrei potuto fare di più, ma in quel momento, in quelle condizioni, non potevo fare di più di quello che ho fatto», ha assicurato, rivendicando un suo impegno antimafia: «Il Comune – ha detto Vecchi – si è costituito parte civile contro tutti gli imputati di Aemilia, quindi anche contro Macrì».

Il M5s chiede le dimissioni di Vecchi

Resta però il fatto che l’arresto di Macrì risale a un anno fa e che in questo periodo Vecchi non abbia mai fatto alcun riferimento alla vicenda. E proprio su questo tasto insiste il M5s, che chiede le dimissioni del primo cittadino, la convocazione di un consiglio comunale straordinario e l’audizione in commissione anti-mafia del ministro Graziano Delrio, sindaco ai tempi in cui Vecchi, allora capogruppo del Pd, acquistò la casa. La vicenda che coinvolge Vecchi, secondo il gruppo consiliare grillino al Comune di Reggio, «può avere una sola risposta: dimissioni immediate del sindaco, di Maria Sergio (dirigente a Modena) e del ministro Graziano Delrio». Per i rappresentanti del Movimento il sindaco e la moglie sarebbero «colpevoli di aver taciuto alla collettività per un anno questa grave notizia. Come potevano non sapere? Non sanno da chi acquistano casa?».

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