Bulgaro ubriaco travolse un bambino: l’assicurazione non vuole pagare

14 Gen 2016 10:32 - di Antonio Marras

Morì a nemmeno tre anni, Gionatan Lasorsa, investito il 22 giugno 2014 da un’auto pirata sotto casa sua a Ponte Nuovo di Ravenna, in prossimità delle strisce pedonali. Ora l’assicurazione non vuole pagare, al processo civile in cui è chiamata a rispondere di un risarcimento di oltre 4 milioni di euro, sostenendo tra l’altro nell’atto di costituzione che il piccolo attraversò la strada da solo e improvvisamente. Lo riporta il Resto del Carlino.  Il conducente, un bulgaro arrestato dopo 48 ore dalla polizia a Lido Adriano, Dimitrov Denchev Krasimir,ha già patteggiato due anni 9 mesi e 10 giorni di carcere per omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Ha avuto anche la patente sospesa per 7 anni e mezzo. Ora l’assicurazione sostiene che un’auto in sosta gli impedì la visuale e che la sua Mercedes viaggiava a 50 km/h, il limite su quella strada, e non ai 62 dedotti dalle indagini. I familiari della vittima chiedono ora che l’assicurazione versi almeno una provvisionale per sostenere le spese di causa. Numerose, nelle scorse settimana, le iniziative su Facebook e in piazza (come da foto) per chiedere giustizia sulla vicenda.

Il bulgaro negò di aver travolto il bambino

L’autotrasportatore bulgaro, nel primo interrogatorio in Questura a Ravenna, aveva negato di essere mai passato sul luogo dell’incidente, sulla via Romea sud e di non essere stato a Ponte Nuovo, ma di essersi incontrato quella stessa notte con una lucciola straniera caricata dal piazzale di un distributore della Statale Adriatica, nella zona di Cervia. Nel secondo interrogatorio aveva confermato la circostanza della prostituta (la donna era stata rintracciata e sentita dalla polizia), spiegando che mentre stava raggiungendo l’Adriatica, aveva sbagliato svincolo imboccando quello in direzione nord. Così era dovuto tornare indietro e passare dalla via dove abitava il piccolo Gionatan di due anni e 10 mesi.

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