Belgio denunciato per “inazione” dalla madre di una vittima del Bataclan
Una madre contro il Belgio. Dopo le stragi di Parigi arrivano le denunce. Proprio contro lo Stato belga. Due denunce per i fatti di terrorismo. In Francia, la madre di Valentin, una vittima francese dei terroristi durante l’assalto di venerdì 13 novembre al Bataclan, annuncia infatti l’intenzione di sporgere denuncia contro il Belgio per “inazione“.”Tutti conoscono ora il nome del comune di Molenbeek. Cosa faceva prima lo Stato belga? Processi per contumacia? Parate? Voglio denunciarlo perché abbiamo promesso di essere coraggiosi e anche per Valentin, lo faremo”, ha assicurato Nadine Ribet-Reinhart davanti alle telecamere di BFM-TV. Da mesi, i francesi insistono molto sul fatto che molti dei terroristi del commando che ha trucidato 130 persone erano belgi o francesi residenti in Belgio. Dieci altri individui sospettati di essere legati agli attentati sono stati incriminati in Belgio. Valentin, ricorda la madre in tv, “era avvocato, quando prestò giuramento il 24 settembre 2014 era per rendere giustizia. Noi, con la sua famiglia, con Eva (la sua fidanzata ferita al Bataclan,ndr.) ci daremo i mezzi, andremo fino in fondo”. E ancora: “Non si sarebbe potuto fermarli prima? Non si sarebbe potuto risalire alle loro ramificazioni? (…) Li ritroviamo solo dopo i 130 morti, i feriti, le famiglie decimate?”. Sempre oggi è arrivata la notizia di un’altra denuncia, questa volta in Francia. La famiglia di Tarek Belgacem, l’assalitore del commissariato del diciottesimo arrondissement di Parigi, lo scorso 7 gennaio, sporgerà denuncia contro ignoti per omicidio volontario. Il tunisino venne freddato dalla polizia nel fallito attentato alla stazione di polizia della Goutte d’Or. In tasca, dicono gli inquirenti, aveva una bandierina disegnata dello Stato islamico (Isis).