Strage in California, parla il padre del killer: «Era un musulmano devoto» (VIDEO)

3 Dic 2015 15:23 - di Laura Ferrari

Syed Rizwan Faruk, l’autore della strage di San Bernardino (California) insieme alla compagna 27enne Tashfeen Malik, era andato in Arabia Saudita la scorsa primavera per circa un mese ed era tornato negli Stati Uniti sposato: la ha detto un collega di Faruk, Patrick Baccari. I parenti di Faruk sostengono che Malik era sua moglie, mentre la polizia si è limitata a parlare di un rapporto tra i due. Entrambi sono stati uccisi dalla polizia. L’attacco al centro per i disabili di San Bernardino, in California, era stato pianificato dai due. Lo ha detto il capo della polizia locale, Jarrod Burguan, confermando che Faruk era presente alla festa di Natale organizzata in una delle sale. La polizia non ha un movente per la sparatoria, «ma non escludiamo la pista terroristica», ha detto Burguan. Il bilancio della strage è di 14 morti e 18 feriti. Il padre del killer della strage di San Bernardino, si è detto scioccato del coinvolgimento del figlio. «Non mi è stato detto nulla ancora», ha detto al New York Daily News. «Era molto religioso. Andava al lavoro, tornava, pregava. È un musulmano», ha aggiunto.

L’assalto in California così simile alle stragi di Parigi

I due killer erano «pesantemente armati» e hanno colpito mentre era in corso la festa di Natale, sparando per 30 secondi, fermandosi per ricaricare e colpendo ancora. Poi la fuga a bordo di un suv nero mentre sul posto interveniva la polizia locale e le squadre di artificieri che hanno fatto brillare un pacco sospetto nell’edificio e hanno poi trovato altro esplosivo nell’edificio. Gli agenti hanno ricevuto una segnalazione che li ha portati a un indirizzo nella cittadina di Redlands, nella contea di San Bernardino, dove il suv è stato avvistato. È iniziato un inseguimento le cui immagini sono state trasmesse in diretta tv e uno scontro a fuoco tra la polizia e gli assassini che si sono sbarazzati di diversi tubi esplosivi lanciandoli dal finestrino. L’auto dei killer è stata crivellata di colpi mentre gli agenti accerchiavano la zona. I due killer, che avevano una tenuta da combattimento ed erano armati di due fucili e due pistole, sono morti mentre una terza persona è stata fermata e poi rilasciata risultando estranea ai fatti. Nello scontro a fuoco è rimasto ferito anche un poliziotto, ma le sue condizioni non sono gravi.

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