Smog, anche il PD attacca Galletti: “Bisogna fare di più sull’Ambiente”
Ermete Realacci (presidente della Commissione Ambiente alla Camera, Pd), intervistato da “La Stampa”, non le manda a dire al ministro Galletti: «Nell’emergenza la direzione è giusta: il fatto però è che occorre una visione, che non riguarda solo la salute delle persone ma anche un’idea di economia». Cosa servirebbe? «Prima di tutto, potenziare il trasporto pubblico, con mezzi più puliti». Riuscirebbe a scoraggiare l’uso delle auto private? «Sì, perché oggi c’è disponibilità dei cittadini. Se 7 o 8 anni fa mi avessero detto che in 40mila a Milano avrebbero usato il car sharing, l’avrei giudicato un obiettivo ambizioso: oggi sono 120mila. E a Expo, anche nei giorni più caotici, essendoci un sistema efficiente di metro e treni, i parcheggi non si sono mai riempiti».
Interventi sull’edilizia, trasporto pubblico e rinnovabili: “manca una visione”, attacca il Pd
E poi cosa bisognerebbe fare? «Intervenire sugli edifici: ridurre i consumi e usare fonti rinnovabili». Il governo ha fatto abbastanza? «Alcune cose le ha fatte, ad esempio la conferma dell’ecobonus, introducendo in Finanziaria la possibilità di usarlo anche per le parti comuni dei condomini. Ma sicuramente bisogna fare di più». Fassina definisce il vertice un incontro «d’intrattenimento in attesa della pioggia»… «E’ stato un vertice tampone, meglio che ci sia stato piuttosto che no, meglio 12 milioni piuttosto che niente, ma l’insulto peggiore sarebbe che, arrivate le piogge, ci si dimenticasse del futuro. Da presidente della Commissione Ambiente avevo chiesto una settimana fa a Galletti di fare subito un incontro con anche la Guidi e Delrio: ha fatto da solo e ha fatto un errore, perché non si tratta solo della politica del suo ministero ma di una prospettiva più ampia».
Realacci attacca apertamente Galletti: “Non basta il suo protagonismo”
Lo smog non è calato: lei li avrebbe fatti i giorni di blocco auto? «Se si confrontano i dati con lunedì scorso e non con la domenica, si vede che un calo, benché non travolgente, c’è stato. Si che avrei fatto i blocchi, mentre meno utili sono le targhe alterne: per dirla con una battuta, meglio Pisapia di Tronca». Ha visto che i Verdi vogliono lei ministro al posto di Galletti? «E’ una boutade…». Lo farebbe? «Ogni volta che si fa un governo si fa il mio nome, poi non lo faccio mai. Credo sia perché sono un irregolare, che non appartiene a nessuna cordata. Ma non mi faccio il sangue amaro».