Adesso è lo smog a fare paura: l’ennesima distrazione di massa

29 Dic 2015 12:46 - di Mario Aldo Stilton

Perciò è l’ora dello smog. Il killer della nostra salute. L’orco subdolo che ci colpisce. Lo smog. Nelle notti di queste festività di fine anno viene raccontato anche ai bimbi: lo smog al posto del lupo cattivo. Attenti. Tutta Italia è in allerta. Truffati dalle banche, esodati, cassintegrati, licenziati attenti allo smog. Il problema si è materializzato quasi all’improvviso. Sospinto dalla necessità. O dal bisogno di dare in pasto all’opinione pubblica – che un’opinione non c’ha – qualcosa con cui confrontarsi. Qualcosa di diverso. Una nuova distrazione di massa. Cosa sarebbero state infatti queste festività senza neve, con temperature miti, col sole che non ci abbandona mai se non avessimo avuto da pensare ogni giorno allo smog. Che, intendiamoci, c’è sempre stato. Soprattutto nella mitica pianura padana. Nebbia e smog. L’inverno di una volta. L’inverno delle notizie normali: furti, omicidi, truffe, qualche guerra lontana e nebbia in Val Padana. Era la regola. Col colonnello Bernacca che sorrideva dal tubo catodico. Ora non più. Ora, dopo gli attentati, l’Isis, la crisi e la paura diffusa c’era necessità di qualcosa di nuovo. Qualcosa di complicato da capire, di inafferrabile. Perciò lo smog. Questa coltre invisibile che ti manda a targhe alterne e che blocca completamente il traffico. Questo nemico nascosto che sembra aspettare le sue vittime all’uscio di ogni casa, su ogni strada. Lo smog è il problema. Titoli su titoli, servizi su servizi. Ed esperti e confronti e dibattiti. La fetta di panettone può attendere: lo smog, no. L’allarme è totale. Le misure drastiche. Ma lo smog sta sempre li. Immobile, quasi beffardo. Se ne fotte delle delibere e pure delle ingiunzioni. Sfacciato e tracotante persiste nei nostri cieli, nell’aria che respiriamo. Allerta, perciò. Non abbassare la guardia. E sopportare. Perchè lo smog è talmente cattivo che colpisce pure quelli che non c’entrano. E pure se i comportamenti sono adeguati. Più alberi, più verde eppure più smog. Più auto ecologiche, più filtri, più piste ciclabili, più consapevolezza ambientale e sempre più smog. C’è qualcosa che non quadra. O, forse, c’è chi si diverte a prenderci per i fondelli.

 

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