Rapinatori stranieri nella casa di un 60enne: tre ore di incubo e botte

28 Dic 2015 9:06 - di Roberto Mariotti

Le feste si sono trasformate in un film dell’orrore. Tre stranieri hanno fatto irruzione in una villa di Bonate Sopra, in provincia di Bergamo, e hanno terrorizzato con una pistola un’intera famiglia picchiando il padre e il figlio ventenne. I rapinatori avevano il volto coperto e parlavano con accento dell’Est. Tutto è iniziato quando i tre ladri stranieri hanno sorpreso il figlio del proprietario mentre rincasava e lo hanno costretto a farli entrare nella villa.

I ladri stranieri hanno colpito ripetutamente

A quel punto è stato tutto facile: gli stranieri sono riusciti a salire al primo piano della palazzina storica, dove vive un imprenditore di circa 60 anni. Hanno minacciato più volte il sessantenne e il figlio e poi hanno colpito il padrone di casa con schiaffi e pugni: «Devi consegnarci tutto quello che hai qui, i prezioni e i contanti che hai in casa», gli hanno urlato a ripetizione mentre lo picchiavano. Per tre ore i ladri stranieri sono rimasti nell’abitazione perché non gli bastavano i gioielli e 1500 euro in contanti. Poi hanno trovato le chiavi della Porsche Cayenne di proprietà dell’imprenditore e sono fuggiti su quel suv, A quel punto le vittime hanno chiamato i carabinieri.

Ma le violenze si moltiplicano. C’è stata una rapina anche nell’area di servizio Nure Sud sull’A21 a Piacenza, lungo la corsia in direzione di Brescia. Un uomo di 55 anni che era alla cassa è stato colpito alla gola da un bandito che ha usato un coltello per minacciarlo. Il rapinatore è entrato nel piccolo ufficio dell’area di servizio dopo aver fatto il pieno di carburante alla sua vettura. Al momento di pagare ha preso un piccolo coltello in esposizione, ha colpito al collo l’uomo, lo ha spinto a terra e ha sottratto alcune centinaia di euro dalla cassa.

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