Quale banca curava il fallimento delle banche? La fallita CariChieti…
L’affaire delle banche “salvate” dal governo Renzi si arricchisce di particolari inquietanti. Dal sito Dagospia veniamo a sapere un dettaglio molto “illuminante”. Questo il flash: «Sapete qual è la banca di riferimento del Fallimentare del Tribunale di Roma che “detiene” i conti correnti delle banche e delle società che vanno a gambe all’aria? CariChieti! Chi più esperti di loro?», commenta tra il serio e faceto il sito. Ci sarebbe da ridere, se invece non ci fosse da piangere. È il classico mistero buffo all’italiana.
Altri particolari su CariChieti è possibile leggerli in un articolo di Mario Giordano su Libero . «Può una banca essere guidata da un autista? Ma sì, proprio un autista, formalmente inserito in organico come commesso e incaricato di trasportare sulla berlina di servizio il direttore generale: pare che la Cassa di Risparmio di Chieti la comandasse proprio lui. Mani sul volante e occhio al consiglio d’ amministrazione, scalava la quarta e pilotava le nomine. Il credito italiano rischia di sbandare? Ecco: in Abruzzo pensavano di aver risolto il problema affidandone il controllo allo chauffeur. Almeno così rivela Banca d’ Italia nella relazione con cui, nel settembre 2014, commissaria la CariChieti. La medesima relazione, però, denuncia il risultato non particolarmente brillante di questa gestione: 304 milioni di perdite, 453 milioni di sofferenze, “modesto sviluppo economico, eccesso di assunzioni, promozioni in numero del tutto anomalo”. Insomma, un poltronificio a danno dei risparmiatori. E la domanda che viene spontanea, dopo aver letto il documento è: ma questo signore come guidava l’ auto? Meglio di come guidasse la banca, c’ è da sperare…». Si tratta, per altro, di un personaggio particolare. Amico di Remo Gaspari, che gli fece da testimone di nozze, ribattezzato «Mister Preferenze» per l