Prova a violentarla: la vittima reagisce sfregiandolo con le chiavi di casa

3 Dic 2015 13:02 - di Martino Della Costa
stalker

Violenza sessuale, per una volta la cronaca ci riporta la storia di un tentativo di stupro in cui l’uomo ha avuto la peggio rispetto alla vittima designata. E dato che dalla cronaca italiana ed estera siamo abituati a storie di donne costrette a subìre l’abuso imposto con forza dalla sovrastante fisicità maschile, la notizia “al contrario” diffusa in queste ore dal Telegraph – secondo cui l’aggressore di turno avrebbe pesantemente subìto la reazione di difesa messa in atto dalla ragazza – sorprende particolarmente. E favorevolmente.

Un uomo l’aggredisce: la vittima lo massacra con le chiavi

E sì che l’uomo ha attaccato pesantemente la vittima che aveva individuato, una ventunenne inglese residente a Sheffield: l’ha prima seguita, poi braccata, e aggredita fisicamente. Ma la ragazza, che si è resa conto quasi subito di essere stata pesantemente attenzionata da lui, e che non voleva diventare l’ennesima vittima di uno stupro – le cui ferite interiori avrebbe impiegato una vita a rimarginare – ha pensato bene di usare l’unica arma che in quel momento aveva a disposizione: il mazzo di chiavi di casa. Una reazione improvvisa, la sua, dettata dal terrore e dalla rabbia, con cui la giovane non solo è riuscita a salvarsi, ma ha anche inflitto una dura lezione all’uomo che avrebbe voluto abusare di lei e che, date le conseguenze, si spera rifletterà più a lungo prima di pensare di aggredire qualcun altro – in teoria – più debole e indifeso. Dunque, ciò che non ha potuto la superiorità fisica, hanno fatto paura e disperazione.

Aggressore ferito e messo all’angolo

Così, mentre lui – un connazionale trentacinquenne – sferrava l’assalto gettando a terra dietro un cespuglio la ragazza che stava rientrando in casa, lei pensava bene di stringere il mazzo di chiavi tra le dita, e liberate le mani dalla stretta dell’uomo che provava a costringerla, ha preso a colpirlo prima sullo stomaco, poi sul viso, quindi sul collo. Lui però ancora non mollava la presa, e così, nel tentativo di sovrastarla fisicamente e di mettere a tacere le urla della ragazza, ha provato addirittura a baciarla: ma un morso sulla lingua dell’aggressore lo ha convinto a mollare la presa e a desistere definitivamente. A quel punto, richiamati dalle urla della giovane, due passanti sono riusciti a soccorrere la vittima che, da sola, era intanto riuscita a salvarsi e a dare una lezione al suo carnefice che, come se quanto subito non fosse ancora stato abbastanza, si è anche ferito da solo nel tentativo di fuggire scavalcando delle ringhiere. Arrestato qualche ora dopo il tentativo di violenza sessuale andato per fortuna a vuoto, l’uomo ha confessato ed è stato condannato dalla Corte di Sheffield a quattro anni e mezzo di carcere. Dove avrà tempo per riflettere sul coraggio della disperazione con cui una donna ha respinto il più vile dei soprusi.

 

 

 

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