L’Isis: violentare le prigioniere ma non quando hanno le mestruazioni
L’Isis arriva a indicare regole su come violentare le “schiave”. Il britannico Daily Mirror pubblica sul suo sito web un documento con una “fatwa”, emessa in gennaio dallo Stato islamico, per spiegare ai jihadisti come stuprare e trattare le prigioniere finite nelle loro mani.
Le norme dell’Isis sullo stupro sulle prigioniere
Si tratta di 15 “norme” – viene spiegato – introdotte dopo che i militanti dello Stato islamico si erano lasciati andare a terribili violenze nei confronti delle cosiddette “schiave del sesso”. Ma questo presunto “regolamento” in realtà non fa che mettere in evidenza il sadismo del gruppo terroristico in grado di elaborare una sorta di “codice” su come compiere nuove atrocità. I miliziani vengono definiti “proprietari” delle prigioniere, che diventano a tutti gli effetti delle schiave. Viene proibito lo stupro di donne con le mestruazioni, incinte, o di due sorelle contemporaneamente. Viene perfino definita la “comproprietà” fra più miliziani della stessa donna e regolato il modo in cui le prigioniere devono essere vendute.