ISIS batte Giubileo. A Roma crollo di turisti negli alberghi a Natale: -20%
C’è un prima e un dopo i fatti di Parigi. Il «prima» erano previsioni rosee per la Capitale dal punto di vista delle presenze turistiche e come opportunità di ripresa per migliaia di aziende commerciali, alimentate dall’arrivo del Giubileo che avrebbe portato, secondo le previsioni, ad aumentare di almeno il 10% gli arrivi. Poi c’èstato l’attentato in Francia, l’allarme terrorismo e continue minacce di possibili attacchi nelle metropoli europee, Roma in primis. Da quel momento è prevalsa la paura, che ha paralizzato ogni benché minima intenzione di muoversi da casa, con il risultato che nella Capitale, ad oggi, il Giubileo può essere considerato un flop e le previsioni per Capodanno, momento clou per gli arrivi, non sono confortanti.
Intanto, il Natale nella Capitale si è chiuso decisamente sottotono: -5% di turisti.
Secondo Federalberghi Roma i turisti sono calati del 5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Considerato che anche lo scorso anno non era andata per niente bene sul 2013, il decremento delle presenze turistiche pesa come un macigno. «È stato l’effetto combinato disposto di allarme terrorismo e Giubileo». Non ha dubbi, Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma. Perché fino al 13 novembre i dati lasciavano sperare in un’impennata degli arrivi per l’inizio del Giubileo e l’apertura della Porta Santa. Subito dopo, invece, sono iniziate le cancellazioni che probabilmente, senza Giubileo, sarebbero state più limitate.
Il concertone di Capodanno potrebbe essere consi derato un momento a rischio
La coincidenza con il grande evento ha convinto molti turisti a scegliere altre città, come Napoli o Firenze, che hanno registrato il pienone per l’8 dicembre e per Natale, a differenza di Roma. E non va affatto meglio se si guarda al 31. «Ad oggi siamo a circa il 70% di camere occupate – conferma Roscioli a “Il Tempo” – l’anno scorso stavamo al 90, significa che un 20% in meno di turisti, più che altro giovani, non verrà nella Capitale». Ancora una volta a pesare è stato l’Isis. La gente preferisce non prendere l’aereo per spostarsi: Fiumicino in questi giorni è semideserto. Ma ha paura anche di frequentare luoghi affollati, visitare basiliche e perfino di raggiungere San Pietro. Roscioli ricorda il Giubileo del 2000 «quando a San Pietro, con l’udienza de Papa, c’erano 150 mila persone, non 50 mila come sono state ieri».