In calo le retribuzioni dei dipendenti pubblici. Pochi i manager nel privato
Con la fine dell’anno fioccano i dati sulle retribuzioni nel settore pubblico e privato. Sono notizie non proprio esaltanti. Cominciamo dai dipendenti pubblici. Le retribuzioni pro-capite di fatto nel pubblico impiego sono scese di circa l’1% da quando è iniziato il blocco contrattuale, ma se tra il 2010 e il 2014 la dinamica cumulata è stata “negativa”, nei “dieci anni precedenti si è registrato un incremento attorno al 40%”. Così l’Aran, nel suo ultimo rapporto. Interessante anche la rilevazione che riguarda il numero dei manager in Europa e il loro trattamento economico. In generale c’è un segno più sul numero, mentre la voce retribuzioni appare molto diversa da paese a paese. Fra le grandi economie, secondo quanto emerge dalla ricerca Aldai, solo la Spagna arretra (-3,2%). La “densità” di manager resta tuttavia variegata fra le varie aree. Il record spetta sempre alla Gran Bretagna, dove, con oltre 3 milioni di posizioni, ci sono più di 10 manager ogni 100 addetti. Seguono Francia (7,0%), Germania (5,9%) e Spagna (4,2%). In coda proprio l’Italia con appena il 3,7% di ruoli manageriali ogni 100 dipendenti. Questa situazione riflette la struttura economica dei diversi Stati: nella Penisola prevalgono le piccole e medie imprese rispetto alle grandi multinazionali. Un elemento di grande differenza riguarda stipendi e carico fiscale. Secondo una ricerca di Hay group, fra le maggiori economie il primato negli stipendi annui lordi (base + bonus) spetta alla Germania. Fatto 100 la retribuzione dei manager italiani il numero indice dei tedeschi balza a 119, seguito dai britannici a 103. La Francia si colloca a 97 e la Spagna a 93. Il carico fiscale e contributivo, penalizza i manager tricolore. In Italia la retribuzione netta dei manager è appena il 53% dello stipendio lordo. In Spagna si sale al 59%. In Gran Bretagna e Francia al 67%. Il top è la Germania dove i manager ricevono circa il 78% del lordo. In Europa si assiste ad un debole ritorno alla crescita delle retribuzioni dei manager: le aspettative per il 2016 sono di un aumento medio dell’1.9%.