Giubileo ad alta tensione: vietato il trasporto di armi. San Pietro blindata
In occasione dell’apertura della Porta Santa di San Pietro, che inaugurerà il Giubileo della Misericordia, il prefetto di Roma ha disposto alcune misure restrittive in città. Tra queste il divieto per l’intera giornata dell’8 dicembre del trasporto di carburanti, Gpl e metano nel territorio di Roma incluso nel Grande raccordo anulare. Dalle 6 di domani e fino alle 18 di mercoledì 9 dicembre, sarà inoltre vietato il trasporto di armi, munizioni, esplosivi, sostanze esplodenti e gas tossici nel territorio di Roma compreso nel Gra. Vietata anche l’accensione di fuochi d’artificio. Nelle giornate del 7 e dell’8 dicembre, il prefetto della Capitale, Franco Gabrielli, ha anche disposto l’interruzione delle riprese televisive e cinematografiche che comportino l’utilizzo di armi ad uso scenico e di mezzi ed equipaggiamenti fac-simili a quelli in uso alle forze di polizia e alle forze armate. Si tratta di misure già attuate in occasione di altri grandi eventi e predisposte nell’ambito del piano coordinato dalla Questura per garantire la sicurezza in occasione dell’apertura dell’Anno Santo.
Giubileo: controllati anche gli ospiti dei bed and breakfast
Dalle zone limitrofe a piazza San Pietro saranno inoltre allontanati tutti i camion bar e i venditori ambulanti di souvenir. E le novità non finiscono qui. La città si prepara all’avvio dell’Anno Santo anche con un cambio radicale del servizio di raccolta dei rifiuti nel rione Borgo, a ridosso del Vaticano. Tutti i cassonetti stradali presenti nell’area saranno rimossi e sostituiti con postazioni per il conferimento delle 5 frazioni della raccolta differenziata presidiate da operatori ecologici dell’azienda. Una novità che si sposa necessariamente con le esigenze di sicurezza. «Il nuovo servizio di raccolta differenziata – fanno sapere dall’Ama, la municipalizzata dei rifiuti – riguarderà 1.700 famiglie che risiedono in 42 strade». Infine, entrano nel vivo anche le misure per contrastare l’abusivismo ricettivo (un altro modo inevitabilmente connesso a ragioni di sicurezza, visto che si potrà evitare che persone non registrate possano alloggiare in città) con un’intesa sottoscritta in Prefettura. Il documento, siglato da istituzioni, forze dell’ordine e albergatori, prevede anche la possibilità, per turisti e cittadini, di segnalare in forma anonima, presunti casi di attività ricettiva abusiva sul sito internet appositamente dedicato www.turismoillegale.com.