«Così froda il fisco»: sindacalisti portano McDonald’s in tribunale
McDonald’s denunciato per frode fiscale e abuso di beni sociali. Succede in Francia, nell’area di Parigi, dove a prendere l’iniziativa è stato un gruppo di sindacalisti, che ha accusato il colosso americano di far sparire i profitti realizzati nel Paese con un complesso sistema volto a non pagare le tasse.
McDonald’s e il «gioco contabile» per non pagare le tasse
Secondo la loro ricostruzione, la filiale francese della catena di fast food riesce ad azzerare i profitti e, quindi, a non pagare né imposte né bonus ai dipendenti grazie a un «gioco di scritture contabili»: ciascun ristorante transalpino paga un forte affitto ed elevati canoni di utilizzo del marchio e dei suoi prodotti alla filiale lussemburghese di McDonald’s, e così i suoi utili si annullano, passando a una società in un regime fiscale più vantaggioso.
All’erario francese «sottratti 75 milioni l’anno»
Grazie a questi “escamotage”, hanno calcolato i sindacalisti, all’erario francese sarebbero sottratti circa 75 milioni di euro l’anno. A sostenere il loro caso in tribunale è l’ex magistrato ed ex candidata presidenziale dei Verdi Eva Joly, oggi tornata alla professione di avvocato. «Il ministero delle Finanze ha lanciato un’indagine, che è in corso e di cui non si conoscono i risultati», ha spiegato alla radio France Info, aggiungendo che «qesti fatti meritano un’inchiesta penale, affinché l’opinione pubblica possa sapere come i profitti scappano dalla Francia».