Banca Etruria, in piazza i truffati mentre l’Abi va in soccorso di Renzi

28 Dic 2015 11:47 - di Alberto Fraglia

Tra proteste delle vittime della truffa, l’audizione al Csm del procuratore Roberto Rossi, lo scaricabarile sulla Ue e la Merkel, la “questione banche” continua a dominare la scena in questo scampolo di fine anno. Una cinquantina di risparmiatori si è radunata, come annunciato dal comitato ‘Vittime del salva-banche’, davanti alla sede centrale di Banca Etruria ad Arezzo. Gli ex obbligazionisti di Banca Etruria, che hanno perso i loro soldi, sono arrivati in treno e auto, sfidando il freddo e la nebbia, per protestare contro quella che definiscono “una truffa” ai loro danni. Hanno issato striscioni e cartelli con scritto “Qui giace la fiducia nel sistema bancario” e “Rivogliamo tutti i soldi che ci avete rubato”. Proteste che i recenti , parziali provvedimenti del governo non hanno contribuito a sedare. Intanto, al Csm viene ascoltato il  procuratore di Arezzo Roberto Rossi che indaga sull’istituto di credito Banca Etruria e che dal 2013 è consulente del Governo. La Prima commissione ha aperto un fascicolo sul caso, su richiesta del consigliere laico di Forza Italia, Pierantonio Zanettin. Si tratta, infatti, di verificare eventuali profili di incompatibilità. L’unica certezza e’ che il rapporto di collaborazione di Rossi con il governo e’ cominciato nel 2013, dunque con l’esecutivo presieduto da Enrico Letta.

Banca Etruria, lo scaricabarile del governo

Negli ultimi giorni, si segnale, peraltro, una certa offensiva di Renzi nei confronti della Merkel e delle istituzioni di Bruxelles. Al di là di alcune critiche condivisibili, anche se tardive, la sensazione ha un sapore strumentale: un tentativo, in sostanza, di scaricare su altri le responsabilità del governo. In soccorso di Renzi ora arriva anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Non proprio un soggetto terzo rispetto al problema. In un intervista a Qn, Patuelli dice di condividere al cento per cento, le critiche di Renzi alla Merkel. “La Germania sembra aver adottato il motto di Giolitti: ‘Le leggi si interpretano per gli amici e si applicano per gli avversari’. Ma un’Europa così ingiusta e sbilanciata sui soli interessi tedeschi non solo non cresce, ma è destinata a sbriciolarsi”. “E’ chiaro a tutti – secondo il numero uno dell’Abi – che nella vicenda del salvataggio della quattro banche l’Italia è stata penalizzata”, perché “la direttiva europea che mette a carico anche degli obbligazionisti subordinati i salvataggi bancari è del 2014 ed è stata recepita dalla Repubblica italiana solo lo scorso novembre: quando le quattro banche hanno venduto le loro obbligazioni subordinate nessuno poteva sapere a cosa andava incontro… È stata applicata una norma retroattiva, il che mal si concilia con i fondamenti di uno Stato di diritto”. Sarà.. resta il fatto però che le speculazioni su Banca Etruria, che hanno portato allo stato comatoso dell’Istituto, sono scattate all’annumcio della trasformazione della popolare in spa. Il titolo, in quella circostanza, volò del 67%. Nei tre mesi precedenti Banca Etruria aveva accumulato 500 milioni di perdte. In questo caso l’Europa e la Germania non c’entrano affatto.

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