E il sindaco grillino difende abusi edilizi e condono. Il suo, ovviamente
“L’abuso sulla casa dove abito non era completo nel 2003. Ma secondo la legge in materia non occorre che i lavori debbano essere completati per renderli sanabili”. È la teoria del sindaco grillino di Quarto, Rosa Capuozzo, illustrata ieri nell’intervista rilasciata al Mattino sulla pratica di sanatoria presentata dal marito su una sopraelevazione di fatto inesistente nel 2003, data ultima del condono, e smascherata, secondo il dossier finito in Procura, da rilievi aerofotograci e metrici successivi, quando l’abuso ancora non c’era. La conclusione che deriva dalla teoria del sindaco-avvocato M5s è un paradosso, o se si vuole, un assurdo: è naturale che nasca prima il condono e poi l’abuso. E volendo andare oltre ne derivano altre singolari equivalenze: chiedere il condono è come chiedere una licenza, commettere l’abuso non è reato perché, appunto, condonabile.
Il sindaco M5S con licenza d’abuso: scandalo a Quarto per il M5S
Viaggiano su mondi diversi e contrastanti il sindaco Capuozzo e la camorra. Lei fautrice della legalità, la camorra ingorda divoratrice di anime e suoli. Eppure, a giudicare dalle conclusioni della teoria del sindaco e dagli effetti del teorema del pentito Vassallo, si arriva alla convergenza. Assurdo, ma vero: le convergenze parallele sono ben note in politica (ricordate quelle di Aldo Moro) e anche la geometria analitica ipotizza, sebbene all’infinito, incontri di rette parallele. Povero sindaco grillino, chissà che rabbia a ritrovarsi sulle posizioni di chi ritiene di avere sempre combattuto.
Il tecnico firmatario della pratica di condono era del clan Polverino.
Ma la sua teoria, maledizione, converge là dove proprio non dovrebbe. Sarà pure un complotto, come dice il sindaco, di certo, le parole e soprattutto i fatti gettano molte ombre sul tetto del primo cittadino realizzato dal di lei marito. E chissà quanti grilli avranno per la testa Grillo e i grillini in questo momento, loro che sono implacabili con gli altri e che di certo non potranno essere blandi con se stessi. Il capo carismatico della democrazia 2.0 sul suo blog ha ospitato la difesa della Capuozzo, per ora. Per il resto non si è espresso. Silenzio o assenso? Neppure gli esponenti campani parlano, per ora. Numerose, però, compaiono le manifestazioni di appoggio e solidarietà alla Capuozzo, che parla di macchina del fango, macchinazioni e complotti. Prima o poi, però, i leader grillini, che pure sono scesi al fianco della Capuozzo in campagna elettorale, dovranno farsi sentire