Ruby e le Olgettine: per Berlusconi ricomincia l’accanimento giudiziario
Silvio Berlusconi, assolto otto mesi fa dalla Cassazione dalle accuse di concussione e prostituzione minorile, rischia di nuovo il rinvio a giudizio ma stavolta con l’accusa di aver comprato con “oltre 10 milioni di euro” il silenzio o la reticenza della marocchina Ruby Rubacuori e delle altre ‘olgettine’ passate dalle feste di Arcore al banco dei testimoni. La Procura di Milano, dopo aver chiuso le indagini quattro mesi fa, ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex premier e altre 30 persone, tra cui la stessa ex ‘Rubacuori’. Ora spetterà ad un gup decidere se mandare a processo il leader di FI, accusato di corruzione in atti giudiziari, così come la marocchina, che avrebbe intascato circa 7 milioni di euro, il suo ex legale, l’avvocato Luca Giuliante, il cantante e amico storico dell’ex Cavaliere, Mariano Apicella, e una ventina di ragazze, da Iris Berardi a Marysthelle Polanco fino alle gemelle De Vivo. Per falsa testimonianza, altra accusa al centro del procedimento ‘Ruby ter’, scaturito dalle motivazioni dei processi di primo grado Ruby e Ruby 2, rischiano il rinvio a giudizio anche la senatrice Maria Rosaria Rossi e il giornalista Carlo Rossella.
Una notizia che per Forza Italia è un chiaro segnale che è ricominciata la fase dell’avvenimento giudiziario contro Berlusconi. Lo sottolinea Maurizio Gasparri: “L’accanimento giudiziario contro Berlusconi – dice – continua con uno zelo che ignora assurde persecuzioni e assoluzioni del passato. Con tutte le emergenze criminali e terroristiche che si devono fronteggiare, per qualcuno la priorità resta la lotta togata a chi si considera un avversario politico. De hoc satis”. Per Mariastella Gelmini una “agguerrita minoranza di persone continua ad utilizzare la giustizia come una mannaia per falciare gli avversari”, non a caso la richiesta di rinvio a giudizio giunge non appena Berlusconi è tornato protagonista sulla scena politica.