Roma Nord nel caos per lo sciopero dei bus. Ma in Campidoglio tutto tace
Roma Nord nel caos a causa dello sciopero di più giorni dei lavoratori del trasporto pubblico, che lamentano il mancato pagamento di mesi di stipendio da parte della Roma Tpl, la società che gestisce le linee di bus periferiche.
Il garante valuta sanzioni per lo sciopero
Novanta le linee interessate dalla protesta, che ha tenuto i bus fermi in deposito, e migliaia i cittadini rimasti a piedi. Una situazione che ha portato all’intervento del garante per gli scioperi, il quale ha scritto al prefetto Tronca «in considerazione dei gravi disagi all’utenza» e ha fatto sapere di stare valutando eventuali sanzioni per i dipendenti che hanno incrociato le braccia. Secondo il presidente del XIV Municipio, Valerio Barletta, si tratta di «una vera e propria interruzione di servizio pubblico» di cui qualcuno «deve assumersi la responsabilità», ma i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno replicato ricordando che «i lavoratori della Roma Tpl Scarl, stremati dai continui ritardi che si susseguono da mesi, con le retribuzioni decurtate dalla disdetta degli accordi di secondo livello, vedono ora aprirsi il baratro della procedura di licenziamento per 143 unità».
Dal Campidoglio nessuna risposta ai lavoratori
In particolare, i lavoratori chiedono il pagamento degli stipendi arretrati e il ripristino delle indennità sospese in modo unilaterale da anni che gravano sulle retribuzioni con una perdita economica di oltre 500 euro al mese e cercano una interlocuzione con le istituzioni. Ma «nonostante la paralisi di circa 90 linee – ha spiegato Ilario Ilari dell’Usb – il prefetto di Roma e il neo insediato Commissario Tronca non sono ancora intervenuti».