Rimini, bidello all’alunna musulmana: “Tornatevene a casa vostra”
“Musulmani tornatevene a casa vostra”. La frase è stata pronunciata da un bidello di una scuola elementare di Rimini ed è stata rivolta a una alunna musulmana di appena dieci anni. I fatti risalgono a pochi giorni fa, in seguito alla strage di venerdì 13 novembre a Parigi. Il collaboratore scolastico sarebbe intervenuto nei corridoi dell’istituto, durante il momento della ricreazione, sentendo un gruppetto di alunni che stava affrontando l’argomento sulla base di quanto ascoltato dai telegiornali. L’uomo, secondo le testimonianze, pur trovandosi di fronte a dei bambini di appena nove, dieci anni, avrebbe preso parte alla conversazione e si sarebbe soffermato sul numero di morti, sottolineando che sono stati 132. La bimba (straniera e musulmana) avrebbe sostenuto che le vittime erano invece tre. Il bidello ha quindi perso la pazienza dicendole: “Musulmani tornate a casa vostra”. La situazione non è sfuggita a una maestra, in quanto gli animi si stavano scaldando, che ha redarguito il bidello per il suo comportamento. Secondo una testimonianza, inoltre, il collaboratore scolastico avrebbe rincarato la dose usando il termine “sporchi” musulmani. La vicenda è ora al vaglio della polizia che dovrà ricostruire l’accaduto. L’istituto ha infatti segnalato l’episodio alla questura di Rimini che, a sua volta, ha passato il fascicolo in procura. Il magistrato valuterà se agire penalmente nei confronti del bidello che rischia la denuncia per “discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Al di là delle valutazioni che saranno fatte dalla procura, eventuali strumentalizzazioni di questo caso apparirebbero fuori luogo: di certo il collaboratore scolastico aveva il dovere di disciplinare la propria rabbia e di non infierire su un’alunna, ma anche la dirigente scolastica poteva adoperarsi per spegnere l’incendio anziché soffiare sul fuoco.