«Napolitano e Monti autori di una congiura»: lo scandalo della lira prescritta

6 Nov 2015 14:40 - di Giorgio Sigona

La lira prescritta fu una forzatura. Anzi, una furbata che porta firme ben precise. Ma ora, dopo la decisione della Corte Costituzionale che ha giudicato illegittima la prescrizione anticipata della lira decisa dal governo Monti, tutti gli italiani che posseggono ancora il vecchio conio possono ottenere il cambio lira/euro. Sul sito della Banca d’Italia  era presente un avviso con l’annuncio che non era più possibile la conversione. Secondo le associazioni dei consumatori, i valori in lire ancora non rientrati si aggirano tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro.

 Putiferio sulla vicenda della lira prescritta

«Monti è stata una iattura, un inno all’arroganza finanziaria, esempio anche estetico di servilismo verso la Germania, la Francia e la Bce – ha dichiarato Fabio Rampelli, in merito alla sentenza sulla lira prescritta – Questa condanna giuridicamente porta il suo nome, ma politicamente è la condanna di Giorgio Napolitano e del Pd, autori di una congiura di palazzo peggiore di mille altre perché orchestrata d’accordo con potenze straniere. Hanno usato lo spread, come si usavano decenni fa i carri armati, per fare un colpo di stato “democratico”. Mi auguro che nella legge di Stabilità che in procinto di arrivare all’esame delle commissioni Camera, si possa trovare il sistema di restituire il maltolto agli italiani possessori di vecchie lire».

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