Maroni: “Mattarella non viene alla Scala? E’ come dire che ha paura…”

23 Nov 2015 15:00 - di Francesco Severini

“Mi è stato detto che il presidente della Repubblica non verrà alla Prima della Scala”. Così ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, uscendo dal Cda del Teatro. “Spero ci ripensi perché in questo momento è anche utile dare un segnale. La sua assenza sarebbe intesa come ‘non vado perché ho paura’ “. Parole forti e categoriche, quelle di Maroni, che certo non resteranno senza seguito. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva più volte in questi ultimi giorni sottolineato che non bisogna farsi intimidire dalla nuova barbarie del terrorismo e che nessuno in Italia si sarebbe piegato alla logica brutale dei jihadisti. Sulla scelta di non recarsi alla prima della Scala di certo il Quirinale darà le sue motivazioni, anche perché le sollecitazioni tutte politiche del governatore Maroni non possono essere ignorate.

La Scala obiettivo sensibile secondo l’Fbi

Da ricordare inoltre che a cinque giorni dagli attacchi di Parigi un’informativa dell’Fbi ai servizi italiani aveva citato proprio il teatro alla Scala di Milano come uno dei probabili obiettivi di un attacco dei terroristi islamici. La prima della Scala si svolgerà il 7 dicembre, l’opera scelta è la Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi. Eccezionali le misure di sicurezza predisposte per l’evento.

A Roma l’Opera non chiude i battenti

Non sono previste invece misure straordinarie per l’apertura della stagione lirica all’Opera di Roma. Il sovrintendente Carlo Fuortes ha precisato di essere comunque “in contatto quotidiano con le forze dell’ordine e la questura: se ci sarà bisogno di un’attenzione particolare lo faremo”. Il sovrintendente ha inoltre aggiunto che, in considerazione della vendita dei biglietti, “per il momento il pubblico non ha paura. Speriamo che continui così”.

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