Mali, ostaggi liberati da un blitz della polizia. 27 morti il tragico bilancio

20 Nov 2015 17:39 - di Redazione

Tutti gli ostaggi all’hotel Radisson Blue di Bamako sono stati liberati dalle forze di polizia. Lo ha riferito un ministro del Mali citato dai media francesi. Gli stessi stimano in ventisette morti il bilancio dell’azione condotta da un commando di terroristi islamisti.

Mali, i terroristi islamisti avevano catturato 170 ostaggi

Tutto è cominciato nella primissima mattinata con l’assalto all’hotel e la cattura di ben 170 ostaggi organizzata dai terroristi piano per piano. Subito dopo è cominciato il rituale stillicidio delle voci su imminenti rilasci e su presunte esecuzioni avvenute all’interno dell’albergo. Quindi la notizia ufficiale, lanciata dalla tv pubblica del Mali e rilanciata dai  media francesi di ottanta ostaggi liberati, preferendo quelli tra loro in grado di recitare versi del Corano. In quella fase, secondo quanto aveva riferito un funzionario Onu citato dall’americana Cnn, le vittime accertate erano solo almeno tre, due maliani e un francese. Una versione contrastata da un testimone che aveva invece detto di avere visto numerosi cadaveri. All’interno del Radisson si trovavano molte persone delle Nazioni Unite (tre dei quali erano stati subito messi in salvo). Ostaggi con loro erano membri degli equipaggi di Air France, oltre naturalmente a cittadini indiani, turchi e cinesi.

Tensioni tra Isis e “Partigiani della religione”

Secondo l’emittente Al Jazeera i terroristi sono jihadisti di Ansar Dine, tristemente noti come i “Partigiani della religione. Il loro arrivo a Timbuctu nel 2012 costrinse alla fuga i cristiani causando l’intervento militare francese. Nell’agosto del 2014 il capo del gruppo jihadista maliano di Ansar Dine, il tuareg Iyad Ag Ghali, aveva minacciato di attacchi la Francia, accusata di depredare le ricchezze naturali del Mali, oro ed uranio principalmente. Secondo altre fonti, sarebbe il gruppo jihadista al Mourabitoun – tra i cui fondatori c’è Mokhtar Belmokhtar, ex comandante di al Qaeda nel Maghreb – il responsabile dell’attacco in Mali, stando a testimoni citati dall’Anadolu. Secondo alcuni analisti, Al-Mourabitoun si sarebbe recentemente unito all’Isis, così come annunciato da Adnan Abu Walid Sahraoui. Belmokhtar lo ha però smentito. Circostanza che suggerisce l’ipotesi di una divisione all’interno della sigla jihadista.

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