La GdF sequestra 500.000 euro all’ex abate di Montecassino

11 Nov 2015 10:55 - di Redazione

Incredibile ma vero: l’ex abate di Montecassino durante il suo mandato avrebbe prelevato e stornato – per farli poi tornare sul suo conto – almeno 500.000 euro dell’Abbazia. Difficile immaginare che qualcosa di illecito possa aver turbato la quiete e la serenità di quell’eremo silenzioso arrampicato sulle alture del Frusinate, fondato da San Benedetto da Norcia e da secoli luogo di ritiro spirituale e di preghiera dei monaci dell’ordine bendettino, eppure, da quanto si apprende, è quanto accaduto per mano lesta, e fraudolenta, del religioso ora nel mirino degli inquirenti.

Montecassino, sequestrati ingenti beni all’ex abate del monastero

A quanto si apprende, infatti, la Guardia di Finanza starebbe provvedendo al sequestro di beni nei confronti di Pietro Vittorelli, ex Abate di Montecassino, e del fratello Massimo, per un valore di oltre 500.000 euro, somma della quale l’alto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’Abbazia. Il sequestro «per equivalente» è stato disposto dal Gip del Tribunale di Roma Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro, ed è eseguito da militari del nucleo speciale di polizia valutaria delle Fiamme Gialle. Secondo la Procura, l’ex abate Vittorelli, che è indagato, e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell’Abbazia, si sarebbe indebitamente appropriato del denaro (per oltre mezzo milione di euro) destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Gli importi sottratti – sempre secondo l’accusa – sarebbero stati riciclati in varie tranche, attraverso passaggi su vari conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, per poi tornare nella disponibilità del prelato.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *