Guerra commerciale di Israele contro Bruxelles: diffidata la Mogherini

30 Nov 2015 7:04 - di Redazione
Benjamin Netanyahu

Israele sospende ogni contatto con l’Unione europea in merito al processo di pace con l’Autorità nazionale palestinese. La decisione, adottata dal premier Benjamin Netanyahu, è una conseguenza della direttiva dell’Ue sull’adozione di etichette ad hoc per i prodotti israeliani provenienti dagli insediamenti m Cisgiordania. A quel passo, adottato all’inizio di novembre, Netanyahu reagì parlando di «boicottaggio» e accusando l’Ue di «doppio standard» per non aver adottato provvedimenti simili nei confronti di prodotti provenienti da altri territori considerati «occupati» come il Sahara Occidentale, Cipro Nord, il Kashmir e il Tibet.

La ritorsione di Israele dopo una controversa decisione d Bruxelles

Con la decisione di «escludere l’Unione europa dal processo di pace», annunciata dal portavoce del ministero degli Esteri Emmanuel Nachshon, Israele effettua una ritorsione diplomatica che investe le istituzioni di Bruxelles – a cominciare dal ministro degli Esteri europeo, Federica Mogherini – ma «non singoli Stati come Francia, Germania e Gran Bretagna» specifica Nachshon. «Netanyahu ha deciso di rivedere il livello di coinvolgimento dell’Unione europea nelle relazioni diplomatiche con Israele» ha concluso il portavoce del ministro degli Esteri israeliano.

La scelta di Netanyahu è destinata a restituire spazio politico all’amministrazione Obama.

Il messaggio è stato recapitato, in maniera formale, all’ambasciatore dell’Ue m Israele, Lars Faaborg Andersen. Fra gli appuntamenti destinati ad essere annullati c’è il previsto incontro con la Ue per discutere i progetti relativi allo sviluppo della popolazione palestinese che si trova nell’area C indicata dall’intesa di Oslo nel 1993, coincidente con alcune località della Cisgiordania. Il Segretario di Stato americano John Kerry questa estate aveva fatto capire all’Ue che avrebbe potuto assumere l’iniziativa – ricorda “La Stampa” – per far riprendere il negoziato Israele-palestinesi, in considerazioni delle tensioni Usa-Israele sull’Iran. Ma nell’arco di pochi mesi la situazione si è rovesciata: Netanyahu è ora reduce da un viaggio positivo a Washington dove l’amministrazione Obama gli ha espresso la volontà di rilanciare i rapporti bilaterali, a cominciare dalla guerra in mare, mentre l’Ue improvvisamente si è allontanata da Gerusalemme con la decisione sulle etichette.

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