Nuovi guai per Dieudonné, il comico francese che critica ebrei e Islam
Ancora guai per il comico francese di origine camerunense Dieudonné Mbala Mabala, colpevole, agli occhi dei francesi, di irridere continuamente, nei suoi spettacoli, ebrei, cristiani, islamici, africani. Proprio così, non si salva nessuno dalla sua satira. Ma i suoi detrattori si sono arrabbiati davvero quando ha fatto uno spettacolo con lo scrittore Robert Faurisson, noto negazionista per il quale le camere a gas non sono mai esistite. Per questi e altri motivi Duedonné è stato più volte condannato e ha dovuto pagare decine di migliaia di euro di ammenda. L’ultima tempesta in queste ore, che hanno visto il comico condannato dal Tribunale di Liegi a due mesi di prigione e a una multa di 9.000 euro per incitamento all’odio e alla diffusione di discorsi discriminatori, antisemiti, negazionisti e revisionisti durante uno spettacolo a Herstal il 14 marzo 2012. Lo spettacolo era stato organizzato dall’associazione dei giovani di Bressoux-Droixhe e vi avevano preso parte 1.100 persone.
Non è la prima condanna per Dieudonnè, politicamente scorretto con tutti
Ma ora il problema diventa serio, perché secondo taluni il comico non potrebbe enanche più fare spettacoli, perché la sua sola presenza su un palco diventa una turbativa per l’ordine pubblico, concetto questo che ha aperto un grave problema etico sulla libertà di espressione. In Francia, ricordiamo, è reato mettere in dubbio l’olocausto. Anche dopo Charlie Hebdo, Deudonné non rinunciò alla provocazione, scrivendo sulla sua pagina Facebook “Je suis Charlie Coulibaly”, mettendo insieme il nome della vittima e quello del carnefice. Memorabili anche le sue battaglie e raccolte di firme contro la Licra, l’associazione contro il razzismo, la quale invece, a detta di Diedunné, il razzismo lo alimentava anziché combatterlo.