Il Copasir contraddice il governo: non possiamo escludere attacchi in Italia

14 Nov 2015 13:53 - di Paolo Lami

L’ammissione è disarmante. Ci saranno attacchi simili a quelli di Parigi in Italia? «Non possiamo escludere niente, chi dice il contrario è un utopista – ammette il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi – Chi dice che l’Italia è al sicuro sbaglia, vive in un altro mondo».
Stucchi ha ribadito che la minaccia nei confronti del nostro Paese «è concreta» ed ha sottolineato che l’intelligence «lavora affinché tutto ciò non accada, mantenendo un livello di attenzione elevatissimo».
«Da parte dell’intelligence italiana c’è il massimo impegno nel prevenire possibili rischi terrorismo in Italia e il coordinamento con le Procure e le forze dell’ordine si sta rivelando vincente», sostiene Stucchi, secondo il quale però «occorre fare di più per la dotazione alle forze dell’ordine, e sui respingimenti».
«Servono più risorse per avere più strumenti, più mezzi e più uomini per il contrasto al terrorismo», spiega Stucchi ricordando che martedì il Copasir ascolterà il sottosegretario con delega ai servizi di intelligence Marco Minniti.
Minniti era stato ascoltato già mercoledì scorso dal Comitato e, in quell’occasione, aveva ribadito che non ci sono evidenze di progetti terroristici contro l’Italia, anche se la guardia è altissima per prevenire le eventuali minacce.
Solo due giorni fa gli 007 avevano ribadito al Copasir che «non è possibile eliminare del tutto il rischio di attentati» perché i cosiddetti «lupi solitari» o le «cellule isolate» possono entrare in azione in ogni momento dopo aver seguito un processo di radicalizzazione senza aver avuto alcun collegamento con organizzazioni terroristiche.
«Bisogna finalmente vedere i campi, o comunque i luoghi e i siti per l’accoglienza di queste persone – spiega Stucchi – dove permettere agli immigrati di presentare la richiesta come richiedenti asilo, sul territorio nordafricano. Quindi portare da noi solo coloro che, dopo aver presentato la domanda, è conclamato che abbiano i requisiti per poter essere rifugiati politici e profughi».
Nelle prossime ore il Copasir si riunirà per analizzare gli attacchi terroristici a Parigi e le possibili ripercussioni sull’Italia.

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