Bufera sui pellegrinaggi a Medjugorje per soli single. Serviranno solo a pregare?

17 Nov 2015 12:06 - di Giorgia Castelli

«Sei single? Chiedi la grazia alla Madonna per formare una famiglia santa». Un pellegrinaggio ad hoc a Medjugorje per soli uomini e donne cattolici, rigorosamente single, che cercano l’anima gemella. Ma, piccolo particolare, sono esclusi i separati e i divorziati. Si parte il 31 marzo 2016. Costo del pellegrinaggio 240 euro per cinque giorni. E la corsa a salire sul bus, che ha come destinazione il paesino della Bosnia Erzegovina meta dal 1981 di milioni di pellegrini, è già partita. In settanta sono pronti a iscriversi. «Dovete pazientare un po’ le iscrizioni non sono ancora aperte», dice  a chi telefona per prenotare Annalsia Colzi, ex negoziante, ex barista, ex spiritista, poi convertita e diventata scrittrice di saggi sui temi religiosi, infine fondatrice dell’ “Esercito di Maria” (un’associazione toscana che ha sede a Montemurlo in provincia di Prato). Un’iniziativa, spiega l’organizzatrice al Corriere della Sera, finalizzata a far incontrare giovani soli che vogliono formare una famiglia «come Dio comanda ma che faticano a trovare la persona giusta». Tema centrale è dunque la famiglia sempre più disgregata e messa sotto scacco anche dalle misure del governo sulle unioni civili in discussione in Parlamento. Sul volantino si legge: «Sappiamo bene come Satana sia scatenato contro la famiglia e sappiamo come il principe delle tenebre non desideri affatto che i figli di Dio formino famiglie sante».

Viaggio a Medjugorje per soli single, le critiche

Ma l’iniziativa fa discutere. In tanti si chiedono: “È una nuova forma di business?”, “Medjugorje funziona adesso come un’agenzia matrimoniale?”, “Perché escludere i divorziati e i separati?”.  A spiegare il senso dell’iniziativa è la stessa Colzi: «Per un cattolico che fa un cammino di castità, di preghiera, di sacramenti trovare una ragazza o un ragazzo che abbia gli stessi obiettivi di fede risulta alquanto difficoltoso. Il motivo è semplice: oggi la fede, o meglio la vita di fede, sembra non interessare più a una gran parte di giovani. Basta fare qualche domanda che riguarda, per esempio, la castità prima del matrimonio e subito casca l’asino». Quanto all’esclusione dei divorziati e separati puntualizza: «Semplicemente perché è un pellegrinaggio per single e un divorziato o un separato (se ha contratto matrimonio in Chiesa e non solo civile) davanti a Dio è ancora sposato. Con questo nulla vieta, a chi è separato, di fare richiesta di nullità del matrimonio per tornare single davanti a Dio. La Sacra Rota riconoscerà che quel matrimonio non è mai esistito non essendoci stati i giusti presupposti».

Brosio: io avrei aperto ai divorziati e ai separati single

Un’iniziativa che lascia perplesso anche chi abitualmente frequenta Medjugorje, come Paolo Brosio. «Chi porta uomini e donne  a Medjugorje fa una grande opera di evangelizzazione. Di incontri davanti alla statua della Madonna ce ne sono stati  molti  – ha sottolineato Brosio al Corriere della Sera – e conosco tante coppie  che lì si sono conosciute e sono diventate  marito e moglie. Però un’iniziativa per soli single che non sono mai stati sposati mi sembra limitativa. Tutti hanno il diritto di fare quel pellegrinaggio, anche divorziati e separati  che magari sono stati lasciati e tanto hanno sofferto. Insomma, io avrei aperto anche a loro».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Michela 30 Gennaio 2018

    Vorrei segnalare l’esistenza di un’altra bella iniziativa in ambito cattolico, nata nell’immediato dopo guerra ad opera di un sacerdote, don Paolo Liggeri. Si tratta di un movimento di incontri matrimoniali, rivolto a persone single cattolici che desiderano sinceramente trovare un marito o una moglie, per formare una famiglia fondata sul matrimonio Cristiano. L’iscrizione al movimento consente di conoscere persone che condividono fede e valori.
    Il servizio si chiama Anello d’Oro, ed è realizzato dal un consultorio famigliare cattolico chiamato Istituto La Casa, anch’esso fondato dallo stesso don Paolo.