Broker italiano truffa 20 milioni di euro in Svizzera ai Frati minori francescani
La polizia svizzera, per ordine della Procura di Lugano, sta perquisendo in territorio elvetico abitazioni e uffici del broker finanziario Leonida Rossi, accusato di una truffa, arrivata nel tempo a 20 milioni di euro, ai danni dell’Ordine dei Frati minori francescani. Attività investigative legate alla stessa vicenda sono in corso anche in Italia da parte della Guardia di Finanza.
Secondo quanto si è appreso da fonti contattate in Svizzera, la denuncia è stata presentata a Lugano dalla Curia Generale dei Frati minori francescani ed il procuratore federale di Lugano John Noseda ha disposto le perquisizioni. Analoga denuncia è stata presentata anche a Roma e Milano.
Il broker – secondo quanto si è saputo a Lugano – avrebbe ricevuto, nel tempo, dall’ex-economo dell’Ordine dei frati minori somme fino a 20 milioni di euro, per investirle in Svizzera a tassi di interesse – aveva assicurato – non inferiore al 12 per cento.
I pm milanesi, dal canto loro, hanno iscritto nel registro degli indagati, oltre a Leonida Rossi per abusivo esercizio dell’attività finanziaria, anche l’ex-economo dell’Ordine francescano, il frate Giancarlo Lati, accusato di appropriazione indebita. Quest’ultimo, peraltro, non avrebbe tratto beneficio personale dalla vicenda, ma avrebbe impiegato i fondi della cassa dell’Ordine dei frati minori francescani secondo modalità non autorizzate.
Rossi avrebbe corrisposto inizialmente alcune somme corrispondenti agli interessi, poi – secondo la denuncia dei francescani – non avrebbe restituito né capitale, né interessi, determinando in tal modo l’ammanco nella cassa dell’Ordine dei frati minori.
Proprio un anno fa era esplosa la grana degli investimenti sbagliati che avevano portato al crack economico con gravi ripercussioni anche d’immagine. Era emerso che il denaro investito, disperso in mille rivoli, era finito nelle casse di aziende legate a traffici illeciti – si era detto anche armi e droga – e che una parte importante della bancarotta era dovuta anche alla ristrutturazione del Cantico, un hotel-ristorante di lusso con spettacolare vista su San Pietro. Una vicenda che aveva travolto frate Lati dimessosi, ufficialmente, per questioni di salute.