Per farsi notare denuncia Belpietro per “istigazione all’odio religioso”
Maurizio Belpietro, direttore di Libero, è stato denunciato dal giornalista Maso Notarianni, ex caporedattore del quotidiano di Rifondazione comunista, Liberazione, per il titolo della prima pagina di oggi, Bastardi islamici, riferita agli attentati di Parigi. Un titolo volutamente “forte”, frutto di una corale indignazione ma che ha suscitato non poche polemiche. Un dibattito, quello sul linguaggio da utilizzare in situazioni tragiche come quelle che l’Occidente sta vivendo, passato in secondo piano dinanzi alle drammatiche notizie che arrivano da Parigi. Un dibattito che sicuramente tornerà a fare capolino anche se sarebbe utile che tutte le energie intellettuali disponibili, anche quelle di Notarianni, siano spese per approfondire e comprendere la fase che stiamo vivendo anziché ingaggiare una guerra delle parole con il direttore di un giornale evidentement sgradito agli esponenti della sinistra. “La legge italiana stabilisce dei confini per la libertà di satira e di stampa, io – spiega Notarianni – credo quel titolo sia un’istigazione all’odio religioso con l’aggravante dell’insulto a una religione. Quel tipo di comunicazione è pericolosa oltre che criminale, credo sia stato sensato fare una denuncia”. Ora, mentre il mondo si interroga sulle strategie da adottare per fronteggiare la bestialità dei jihadisti, il pericolo è davvero rappresentato dai titoli, sia pure opinabili, di Maurizio Belpietro?
“Qualcuno ci dà degli ignoranti – replica Belpietro – per il titolo Bastardi islamici. Ignoranti son quelli che non sanno che bastardo significa figlio illegittimo”. A Belpietro ha risposto, tra gli altri, Cecilia Strada: “Unghie sugli specchi a parte, siete seminatori di odio. Che genera odio. Non ve l’ha insegnato la mamma? Siete pericolosi”. Pericolosi, dunque, sarebbero i giornalisti di Libero. Su altri e ben più concreti pericoli, invece, megli sorvolare. Questa è la logica di una sinistra sempre più disconnessa dalla realtà.