Arrestato il pizzaiolo egiziano che aveva stuprato una cliente
Un piazzaiolo egiziano di 20 anni è stato arrestato su mandato del gip Ambrogio Moccia con l’accusa di aver stuprato il 22 aprile scorso a Milano una ragazza dopo averle portato una pizza e una birra a domicilio. A darne notizia sono alcuni quotidiani. La giovane si era fatta visitare al servizio antiviolenza della Mangiagalli, da dove era partita la denuncia. Gli agenti della Polizia locale hanno intercettato tutti i telefoni dei dipendenti della pizzeria e già nelle conversazioni sono arrivate le prime, parziali conferme. Gli investigatori hanno atteso per mesi che il ventenne tornasse dall’Egitto, dove era fuggito, e lo hanno fermato. Il sospetto degli inquirenti è che il pizzaiolo si sia reso responsabile di altre violenze che avrebbe commesso sempre durante la consegna delle pizze.
«Sei sola in casa?» Poi ha stuprato la donna
Come racconta la ricostruzione del Corriere della Sera, la sera del 23 aprile una donna di 41 anni ordina una pizza e una birra a domicilio a una pizzeria egiziana specializzata nelle consegne a domicilio. L’appartamento è in zona Lambrate e la pizzeria dista poche centinaia di metri. A consegnarla, secondo il racconto della vittima, è un giovane nordafricano. Il ragazzo supera la soglia di casa mentre la 41enne prende il portafoglio. «Mi ha chiesto se fossi in casa da sola», scriverà Roberta nella denuncia. Alla sua risposta affermativa, il fattorino chiude la porta alle sue spalle e si getta sopra la donna, strappandole i vestiti. Dopo lo stupro il giovane egiziano ha anche svuotato il portafoglio della donna. La vittima rimane sotto choc, tutta la notte. Solo la mattina dopo riesce a mandare un sms a un’amica: «Mi hanno violentata». In queste ore la fine della vicenda, con la cattura del giovane.