Alfano: «Ci sia unità». FdI: «Sui migranti avete combinato un disastro»
Il governo Renzi continua a balbettare. Dopo mesi di immobilismo, è chiamato a dare una risposta ferma contro il terrorismo e per la sicurezza degli italiani. Ma è difficile recuperare e correggere tutti gli errori commessi. Il ministro Angelino Alfano, parlando alla Camera, ha ribadito l’aumento di agenti e militari destinati a Roma: «Abbiamo immediatamente dispiegato 700 militari. Non vogliamo militarizzare la Capitale: il concorso delle forze armate è limitato al presidio fisso su obiettivi sensibili per disimpegnare le forze di polizia e destinarle a impieghi operativi. Sono stati inoltre rafforzati – ha aggiunto – i presidi di sicurezza su altri luoghi simbolo del turismo religioso: Padova, Perugia (Assisi), Ancona (Loreto) e Foggia (San Giuseppe Rotondo)».
Il botta e risposta Alfano-Rampelli
Alfano non convince, il governo sembra ancora brancolare nel buio. Immediata la reazione di Fratelli d’Italia. «Se la Francia è in guerra sono in guerra l’Europa e l’Italia, come ammonisce l’art. 42.7 del Trattato dell’Unione. Il governo chiede unità di fronte all’emergenza terrorismo. Si rafforzino giustizia, forze dell’ordine, forze armate, intelligence, diplomazia, cooperazione, si rimandino indietro i migranti che non hanno ottenuto lo status di profughi e quelli su cui non abbiamo informazioni sufficienti a garanzia della nostra sicurezza e noi saremo al nostro posto, in prima linea a difesa dell’Italia e dell’Europa, per vincere quella ‘terza guerra mondiale a pezzettini’ così chiamata da Papa Francesco», ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-An Fabio Rampelli alla Camera. «L’Unione europea – ha aggiunto Rampelli – non emoziona nessuno, nessuno si batterebbe per essa, come purtroppo affermano i terribili numeri di un sondaggio che vede pochissimi europei disposti a combattere contro il terrorismo islamico. In Italia il 30%. Questa cifra deprimente dovrebbe indurci forse a riconsiderare la già abolita leva obbligatoria. Vogliamo un cambio di rotta. L’attuale gestione del fenomeno migratorio è stata catastrofica e pericolosa. Per vincere bisogna dare a esercito e forze dell’ordine almeno gli stessi armamenti ed equipaggiamenti dei terroristi. Per vincere contro il terrorismo è necessario mettere in rete le informazioni tre le intelligence della comunità internazionale. Non è accettabile avere una divisione di servizi segreti nazionali di fronte ad una minaccia mondiale che utilizza gli strumenti più sofisticati di comunicazione».