Alfano: «Ci sia unità». FdI: «Sui migranti avete combinato un disastro»

17 Nov 2015 9:19 - di Fulvio Carro

Il governo Renzi continua a balbettare. Dopo mesi di immobilismo, è chiamato a dare una risposta ferma contro il terrorismo e per la sicurezza degli italiani. Ma è difficile recuperare e correggere tutti gli errori commessi. Il ministro Angelino Alfano, parlando alla Camera, ha ribadito l’aumento di agenti e militari destinati a Roma: «Abbiamo immediatamente dispiegato 700 militari. Non vogliamo militarizzare la Capitale: il concorso delle forze armate è limitato al presidio fisso su obiettivi sensibili per disimpegnare le forze di polizia e destinarle a impieghi operativi. Sono stati inoltre rafforzati – ha aggiunto – i presidi di sicurezza su altri luoghi simbolo del turismo religioso: Padova, Perugia (Assisi), Ancona (Loreto) e Foggia (San Giuseppe Rotondo)».

Il botta e risposta Alfano-Rampelli

Alfano non convince, il governo sembra ancora brancolare nel buio. Immediata la reazione di Fratelli d’Italia. «Se la Francia è in guerra sono in guerra l’Europa e l’Italia, come ammonisce l’art. 42.7 del Trattato dell’Unione. Il governo chiede unità di fronte all’emergenza terrorismo. Si rafforzino giustizia, forze dell’ordine, forze armate, intelligence, diplomazia, cooperazione, si rimandino indietro i migranti che non hanno ottenuto lo status di profughi e quelli su cui non abbiamo informazioni sufficienti a garanzia della nostra sicurezza e noi saremo al nostro posto, in prima linea a difesa dell’Italia e dell’Europa, per vincere quella ‘terza guerra mondiale a pezzettini’ così chiamata da Papa Francesco», ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-An Fabio Rampelli alla Camera. «L’Unione europea – ha aggiunto Rampelli – non emoziona nessuno, nessuno si batterebbe per essa, come purtroppo affermano i terribili numeri di un sondaggio che vede pochissimi europei disposti a combattere contro il terrorismo islamico. In Italia il 30%. Questa cifra deprimente dovrebbe indurci forse a riconsiderare la già abolita leva obbligatoria. Vogliamo un cambio di rotta. L’attuale gestione del fenomeno migratorio è stata catastrofica e pericolosa. Per vincere bisogna dare a esercito e forze dell’ordine almeno gli stessi armamenti ed equipaggiamenti dei terroristi. Per vincere contro il terrorismo è necessario mettere in rete le informazioni tre le intelligence della comunità internazionale. Non è accettabile avere una divisione di servizi segreti nazionali di fronte ad una minaccia mondiale che utilizza gli strumenti più sofisticati di comunicazione».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *