Quagliariello certifica il fallimento di NCD: “Il futuro è con Tosi e Fitto”

15 Ott 2015 8:11 - di Redazione

Ncd è a un passo dalla scissione? «Mi sono dimesso da coordinatore per riportare un dibattito nel mio partito». È ancora il suo partito? «Una storia iniziata coraggiosamente rischia di finire per esaurimento — avverte Gaetano Quagliariello dopo lo strappo —. Rischiamo di disegnare la stessa parabola di Fli». È defunto partito di Fini. Alfano farà scongiuri… «Un’area centrista e liberale non può ripartire da una posizione di governo obbligatoria. Per essere minoranza creativa bisogna prendersi dei rischi. Lo scenario è cambiato. La collaborazione tra centrosinistra ed eredi di una destra liberaldemocratica ha prodotto un governo di emergenza, per salvare il Paese e poi tornare a dividersi».

Per Quagliariello il “governo di emergenza è finito”

Difficile che Alfano lasci gli Interni per seguirla a destra. «Probabile che non lo faccia, ma io credo di dover insistere. Renzi tende a tenere insieme il Pd e poi a sfondare sui moderati grazie alle sue capacità di comunicazione e proposta, progetto rafforzato dalla lobby parlamentare di Verdini». L’Ncd rischia l’estinzione? «La nostra area ne esce massacrata. Lo abbiamo visto plasticamente quando al Senato è passata la riforma, col sostegno decisivo di Ncd. Un’ora dopo, contro di noi sono state incardinate le unioni civili». Pare una ritorsione, da cattolico. Ma Alfano plaude alle «riforme di centrodestra». «Non mi convince. Sono le riforme di Renzi e lui giustamente le rivendica. Per guadagnare visibilità e unità non basta che Renzi alzi il contante da mille a tremila euro dimenticandosi di dire che è una proposta di Area popolare, come fece con il bonus bebé. Io avevo proposto di uscire dal governo, restando nella maggioranza delle riforme. Ora che le abbiamo portate a termine, uscire è ancora più urgente».

Quagliariello: “Il voto sul ddl Boschi è la fine del periodo emergenziale”

Paradossale, detto da uno dei «saggi» di Napolitano. «Il voto sul ddl Boschi è la fine del periodo emergenziale. Se l’alleanza continua diventa strutturale, senza che ci sia nel sistema la possibilità di presentarsi assieme alle elezioni». E se Renzi vi concede il premio di coalizione? «Potrebbe concedercelo nel 2017. Ma allora sarebbe tardi e servirebbero gli archeologi per trovare gli elettori di Ned».

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