Marino senza freni: il Papa? Non doveva dare quella risposta su di me

2 Ott 2015 11:45 - di Giorgia Castelli

Incurante delle polemiche e di chi lo accusa di essere sempre assente da Roma e incurante di essersi coperto di ridicolo per essere stato sbugiardato dal PapaIgnazio Marino come se nulla fosse si prepara a una nuova trasferta il 6 novembre negli States. Destinazione New York. Non contento replica anche al Papa da pari a pari, osservando che alla domanda sul sindaco di Roma non avrebbe dovuto rispondere. Ospite giovedì di Unomattina,  il sindaco non si è scusato per i 15mila euro anticipati dal Campidoglio per un viaggio che –  come aveva lui stesso annunciato prima di partire –  ai romani non sarebbe costato un euro, ma ha contestato il Papa: «Il Santo Padre va negli Stati Uniti – ha detto Marino – parla dei cambiamenti climatici, del petrolio, del dramma delle armi, dello sfruttamento del pianeta, fa dei discorsi epocali sul ruolo della donna nella Chiesa e il giornalista italiano chiede “L’ha invitato lei Marino?”. Se me l’avesse fatta a me avrei risposto: “Non è questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa”». Poi la precisazione: nessuna polemica. Parole che hanno scatenato un’ulteriore bufera e messo in imbarazzo il Pd.

Marino e l’imbarazzo nel Pd

«Io non sono credente, ma il Papa com’è noto è infallibile, non potrei mai dargli suggerimenti…». Il presidente del Pd Matteo Orfini in un’intervista al Corriere della Sera ha invitato il Campidoglio a «chiudersi in operoso silenzio» e a «non distrarre tempo al Giubileo». Intervistato da Radio Anch’io il vicesindaco di Roma Marco Causi ha cercato di minimizzare: «Purtroppo in questo clima molto difficile riesce male anche il tentativo, che ogni tanto si cerca di fare, di alleggerire la questione con un po’ di ironia». Ma a chi gli ha chiesto se le parole pronunciate da Marino sul Papa avessero peggiorato la situazione, Causi ha risposto: «Forse sì, forse non è stato capace di farsi intendere bene. Può darsi che lui volesse intendere che Papa Francesco tornava da un viaggio storico, i giornalisti italiani che gli hanno fatto quella domanda riportando mezzo bicchiere di polemicucce nostre, interne lo hanno fatto irritare». Duro l’ex sindaco Francesco Rutelli: «In tutto questo caos si è perso di vista il punto fondamentale. Ogni giorno c’è una gag. E ogni giorno c’è la Spectre in agguato, che nulla ha da invidiare ai romanzi di Ian Fleming, pronta a dipingere complotti politici. Mentre dovremmo renderci conto che Roma è in piena crisi amministrativa. C’è un collasso devastante». E intervistato da Qn ha attaccato sul Giubileo: «Era stato detto che, prima di quest’estate, sarebbero stati aperti piccoli cantieri. Sapete quanti cantieri sono stati aperti? Zero. La faccenda è di quelle che spaventano. Questi piccoli cantieri saranno aperti in pieno Giubileo».

 

 

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