Esce “Suburra”: “Amendola? Troppo becero per essere Carminati…”
Esce il film Suburra di Stefano Sollima, il regista di Romanzo criminale e di Gomorra.È la storia di una grande speculazione edilizia, il Waterfront, che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l’appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e colluso con la malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), il più temuto rappresentate della criminalità romana e ultimo componente della Banda della Magliana, personaggio ispirato a Massimo Carminati.
In merito al film, che è tratto dal libro omonimo di Bonini e De Cataldo, il difensore di Carminati avvocato Giosuè Naso ha detto in un’intervista radiofonica: “Ho chiesto scherzando a De Cataldo che un giorno dovrà pagarci i diritti d’autore. So che il personaggio Samurai dovrebbe rievocare la figura di Carminati. La scelta di Amendola però – ha commentato l’avvocato Naso – non mi sembra azzeccata”. “Amendola – afferma Naso – è immediato, un po’ grezzo, un po’ greve. Carminati è più raffinato, più meditato, più fine, anche fisicamente. Da ragazzo era molto bello. Nell’interpretarlo avrei visto bene un Kim Rossi Stuart. Amendola nelle interpretazioni che va a fare è sempre, un po’ becero. Non credo però che un filmetto come Suburra possa influenzare i giudici nel processo. Non ho alcuna preoccupazione di tal genere. In aula comunque riusciremo a far cadere l’accusa di mafia”.