Forze dell’ordine in piazza a Montecitorio. Con loro Meloni e Salvini

15 Ott 2015 15:15 - di Giorgia Castelli

Mentre nell’aula della Camera si festeggiava il sessantesimo anniversario dell’adesione italiana all’Onu, in piazza Montecitorio agenti di polizia, carabinieri e vigili del fuoco hanno organizzato un sit-in per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro bloccato da sei anni. I fischi, le urla e gli slogan dei poliziotti hanno oltrepassato le spesse mura della Camera.

Sit-in di militari e forze di polizia per il rinnovo del contratto

Il sit-in è stato indetto dai sindacati Sap, Coisp e Consap (Polizia), Sappe (Polizia penitenziaria), Sapaf, Ugl e Conapo (Vigili del fuoco) che contestano la mancata convocazione, in vista della manovra, dei sindacati del comparto sicurezza. Al loro fianco c’erano anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il leader della Lega indossava una maglietta blu con le mostrine e la scritta “Polizia” molto simile a quella in dotazione alle forze dell’ordine. «Bisogna riportare in Italia ordine, disciplina e rispetto – ha detto il segretario della Lega Nord – Se per insegnare questi valori, se per insegnare a rispettare il prossimo, a convivere con il prossimo, bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o militare obbligatorio allora facciamolo». Parole a lungo applaudite dai mille poliziotti presenti in piazza. Il leader della Lega ha scritto poi su Twitter: «In piazza con migliaia di poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco: per loro non ci sono soldi, per i clandestini sì».

Meloni: la sicurezza è una priorità nazionale

La presidente di Fratelli d’Italia ha scritto su Facebook: «La sicurezza è una priorità nazionale e solo fin quando ci sarà qualcuno che si sacrifica per difendere la libertà degli altri ci saranno lo Stato e la Nazione. In questa piazza vedo l’Italia migliore umiliata dal governo Renzi e dalla sinistra. C’è qualcosa che non funziona se chi rischia la vita per lo Stato vale anche in termini meramente economici quanto chiunque arrivi su un barcone». Le forze di sicurezza, si legge ancora, «non possono diminuire mentre aumentano i crimini. Chi svolge il proprio lavoro per difendere la sicurezza degli italiani non può rischiare 15 anni di galera, mentre si depenalizzano reati gravi come il furto e la violenza privata. Fratelli d’Italia difenderà i diritti e le istanze del comparto sicurezza e del soccorso pubblico anche in occasione di questa legge di Stabilità. A questa straordinaria piazza dico: continuate a battervi. Noi ci batteremo con voi».

 

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