Il canone Rai si pagherà in un’unica rata: un esproprio firmato Renzi
L’esproprio è deciso. Il canone Rai si pagherà in un un’unica rata. Nei 2016 il canone Rai è infatti addebitato sulla prima fattura relativa alla fornitura di energia elettrica successiva alla data di scadenza per il pagamento del canone. Lo prevede l’ultima bozza della legge di stabilità. Altro che manovra “espansiva” , altro che riduzione delle tasse: il governo ci va con la mano pesante. E vuole fare subito cassa per pagare lo stipendio ai vari Fazio e alle arie Litizzetto. La sinistra al governo getta la maschera e mostra il volto di sempre: quello del Leviatano esattore che non guarda in faccia a nessuno e che opprime la vita sociale ed economica dei cittadini. Non è del resto nuova, la sinistra italiana , a certe operazioni. Sono molti che ricordano l’alleggerimento notturno dei conti in banca degli italiani operato dal governo Amato nel 1992 per far quadrare i conti del dissestato bilancio pubblico.
Non è molto diverso da quello che sta facendo adesso Renzi attraverso il canone Rai. Il governo ti mette le mani nel portafoglio e non ti chiede neanche il permesso. Per tante famiglie, che magari non guardano mai le Reti della tv di Stato, si tratta di un intollerabile sopruso. Non sono poche 100 euro prevelate dirattamente dalle tasche dei cittadini attraverso la bolletta. Questo esproprio si accompagnerà ad altre operazioni di spremitura dei contribuenti italiani che sono in preparazione. Il conto della Tasi, con cui Renzi si vuole fare bello, presto arriverà ai cittadini di otto Regioni attraverso la forma di innalzamento dei ticket sanitari e delle addizionali Irpef. E il bello della vicenda è che nei giorni scorsi abbiamo assistito allo stucchevole balletto se ridurre le tasse sia di destra o di sinistra. Ora, con il canone Rai, lorsignori gettano la maschera.