Berlusconi incontra la Merkel al vertice del PPE: parleranno di immigrazione
L’incontro, tanto auspicato da Berlusconi per distrarre i moderati dall’abbraccio con il leader leghista Matteo Salvini e per riaccreditarsi come leader intemazionale in vista del rientro sulla scena politica, ci sarà. Prima a pranzo. Al summit con i 14 capi di Stato e di governo Uèe che fanno parte della grande famiglia del Ppe. Da Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, al padrone di casa, il premier Mariano Rajoy. Ma, infaticabile, il leader di FI ha cercato in tutti modi anche un bilaterale con la cancelliera tedesca. E ieri, fino a tarda sera, veniva dato per cosa fatta. Però come in tutte le grandi famiglie anche in quella del Ppe ci sono parenti serpenti.
Immigrazione al centro del vertice PPE. Ci saranno Alfano e Berlusconi
E oggi arriverà anche Angelino Alfano, che Berlusconi considera tale. Anche per il ministro dell’Interno non sarà una trasferta relax. I 749 delegati ieri hanno votato un documento che suona come una severa tirata di orecchie. «Grecia e Italia — si legge nella risoluzione — devono tenere fede ai loro obblighi per rendere sicure le frontiere.
All’interno del Parlamento europeo i Popolari sono il gruppo più numeroso
Eccolo il tema cruciale. «Di questo parlerà Angela Merkel: immigrazione, immigrazione, immigrazione», assicura David McAllister a “Il Corriere della Sere”: ex presidente della Bassa Sassonia, grande sostenitore della cancelliera e per molti suo futuro successore. «Noi del Nord Europa — ammette — abbiamo sottovalutato la crisi più grande degli ultimi 50 anni. Dobbiamo fare di più per fermare alla radice questa ondata. La terribile guerra in Siria dove sono state già buttate troppe bombe, ma anche in Iraq, in Libia. Ma serve una soluzione comune che passa per tré punti: controllo delle frontiere, identificazione e condivisione. In Germania abbiamo lomila immigrati al giorno». E Berlusconi? «È il leader di un grande partito», si smarca. Vedremo se oggi la Merkel sarà altrettanto diplomatica.