Ultima trovata per diventare rifugiato: acquistare passaporti falsi
L’ultimo stratagemma per arrivare in Europa e ottenere lo status di rifugiato è quello di acquistare passaporti falsi. Folte schiere di immigrati provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente userebbero, infatti, falsi passaporti siriani per essere accolti come rifugiati. È quanto si legge sulle pagine del britannico Daily Telegraph, secondo cui c’è un vero e proprio commercio di questi documenti che sono acquistabili tramite Facebook. Il giornale ha usato un suo reporter sotto copertura che, fingendosi un cittadino egiziano, è riuscito a contattare un trafficante di esseri umani che gli ha offerto il passaporto falso per mille sterline.
Passaporti falsi, l’ammissione del capo di Frontex
La notizia era circolata già circolata qualche giorno fa quando il capo di Frontex, Fabrice Leggeri, aveva ammesso: «Commerciare in passaporti siriani è un’attività estremamente redditizia per i trafficanti. Le persone che li utilizzano per lo più parlano arabo, possono arrivare dall’Africa o dal Medio Oriente, ma hanno il profilo dei migranti economici, non dei rifugiati. Molti hanno falsi passaporti siriani perché sanno che in questo modo otterranno più facilmente asilo in Europa».
Camion in fila lungo la frontiera serbo-croata
È di oltre dieci chilometri la fila di camion fermi al posto di frontiera serbo-croata di Batrovci-Bajakovo, dopo la decisione delle autorità di Zagabria di chiudere il valico ai mezzi pesanti, in polemica con Belgrado accusata di smistare verso la Croazia la massa di migranti e profughi provenienti da sud. Il valico è importante perché corre lungo l’autostrada Belgrado-Zagabria, collegamento strategico tra Balcani e Europa centrale. Il governo serbo ha duramente protestato per tale decisione, definita irresponsabile e in violazione dell’accordo di associazione e stabilizzazione (Asa) tra Ue e Serbia, e ha minacciato contromisure. Anche gli altri sette valichi di frontiera fra Croazia e Serbia sono stati chiusi dalle autorità di Zagabria.
Tensione alta in Croazia
Tafferugli sono scoppiati tra la polizia croata e profughi, nel villaggio di Opatovac, dopo che ad alcuni richiedenti asilo è stato impedito di entrare in un centro di accoglienza recentemente aperto con lo scopo di registrare coloro che cercano rifugio in Europa. La situazione ha cominciato a degenerare quando le forze di sicurezza non sono state più in grado di gestire il flusso di profughi che volevano entrare nel centro. La polizia ha quindi respinto i richiedenti asilo al cancello principale e ha chiesto loro di sedersi e aspettare il proprio turno. La Croazia ha organizzato l’accoglienza dei profughi cercando di mettere ordine nel caos inesorabile che ha colpito il paese dal 15 settembre, quando l’Ungheria ha chiuso la sua frontiera con la Serbia.